Le proteste contro la guerra a Gaza, diffuse dalla Columbia e Yale alle altre università statunitensi, hanno portato nella notte ad arresti. Le manifestazioni pro-Palestina, che si sono svolte anche in New York, hanno suscitato polemiche e tensioni all’interno degli istituti accademici. Nella notte italiana sono stati arrestati decine di persone, tra cui numerosi studenti e insegnanti, durante scontri con le forze dell’ordine.
La repressione del dissenso filo-palestinese
Le proteste pro-Palestina nelle università statunitensi stanno affrontando una crescente repressione da parte delle autorità. Le manifestazioni, che hanno avuto inizio alla Columbia University di New York e si sono estese alla Yale University e ad altre istituzioni, sono state inizialmente pacifiche. Tuttavia, sono degenerate in scontri con la polizia, che ha proceduto all’arresto di decine di persone.
La preoccupazione per l’antisemitismo
Questa non è la prima volta che Joe Biden esprime preoccupazione per l’aumento di atti antisemiti nelle università americane. Tuttavia, questa volta il presidente ha deciso di condannare apertamente le proteste filo-palestinesi, definendole antisemite. La Casa Bianca ha sottolineato la necessità di contrastare l’antisemitismo e il vicepresidente delle relazioni universitarie ha dichiarato che le tensioni sono state sfruttate da infiltrati.
Arresti e reazioni
Nella notte italiana, durante gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, sono stati arrestati in 50. Numerosi studenti e insegnanti sono stati coinvolti nelle proteste e alcuni hanno riportato ferite. Il presidente Biden ha dichiarato di condannare le proteste antisemite e di non comprendere coloro che non sostengono la causa palestinese. Nel frattempo, la preside dell’Università di Yale ha cercato di placare le tensioni sottolineando che i disordini sono stati provocati da infiltrati esterni.
“Condanno fermamente le proteste antisemite nelle università e chi non ha comprensione per la causa dei palestinesi. Dobbiamo contrastare l’antisemitismo e promuovere un dialogo costruttivo” – Presidente Joe Biden