L’Università di Trento ha deciso di adottare un nuovo regolamento interno che utilizza il femminile per designare sia le persone di sesso femminile che quelle di sesso maschile. Questa decisione è stata presa con l’intento di promuovere l’inclusività di genere e ribadire l’importanza del linguaggio inclusivo. Il rettore Flavio Deflorian ha commentato di sentirsi escluso leggendo il nuovo regolamento e ha espresso il suo sostegno alla decisione del Consiglio di Amministrazione dell’Università. Questo cambiamento rappresenta un segnale simbolico nella lotta per l’uguaglianza di genere e potrebbe avere un impatto significativo sul modo in cui la comunità accademica si relaziona e si rappresenta.
Il contesto della decisione
L’Università di Trento ha deciso di riscrivere il suo regolamento interno utilizzando il femminile per tutti i ruoli e le cariche, anche se sono occupati da uomini. Questa scelta è stata motivata dall’esigenza di rendere il linguaggio più inclusivo e riflettere meglio la realtà delle persone di tutti i generi presenti all’interno dell’ateneo. Il rettore, Flavio Deflorian, ha riconosciuto il significato della decisione dopo essersi sentito escluso leggendo il nuovo regolamento. Questo avvenimento ha portato alla riflessione sulla questione dell’inclusività di genere nell’ambito accademico e ha suscitato dibattiti e discussioni all’interno della comunità universitaria.
Impatto del cambiamento
La decisione dell’Università di Trento di utilizzare il femminile per tutte le persone nel suo nuovo regolamento interno rappresenta un importante segnale nella lotta per l’uguaglianza di genere. Questo cambiamento mira a promuovere una maggiore consapevolezza sulle questioni di genere e a evidenziare l’importanza del linguaggio inclusivo nell’ambito accademico. Potrebbe anche portare a una maggiore sensibilità verso le esperienze e le prospettive delle persone di tutti i generi all’interno dell’ateneo.
Risposta del rettore e del Consiglio di Amministrazione
Il rettore Flavio Deflorian ha accolto positivamente la decisione del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Trento, affermando di aver compreso il senso della scelta dopo essersi sentito escluso leggendo il nuovo regolamento. Deflorian ha sottolineato l’importanza di considerare il linguaggio come uno strumento per promuovere l’inclusione e ha dichiarato il suo sostegno alla decisione unanime del Consiglio di Amministrazione. Questa risposta del rettore indica un impegno da parte dell’ateneo nel promuovere un ambiente accademico più inclusivo e sensibile alle questioni di genere.
Riflessioni sulla decisione
La decisione dell’Università di Trento di utilizzare il femminile per tutte le persone nel suo regolamento interno ha suscitato anche riflessioni sul linguaggio e sulla sua importanza nella rappresentazione e nell’inclusione delle persone. Barbara Poggio, membro del Consiglio di Amministrazione, ha descritto questa scelta come un segnale simbolico per promuovere l’uguaglianza di genere e ha criticato l’uso esclusivo del linguaggio al maschile come non neutro e non neutral. Questa decisione potrebbe portare a una maggiore consapevolezza sulla necessità di utilizzare un linguaggio inclusivo in tutti i contesti e promuovere l’inclusione di genere.
- L’Università di Trento adotta un nuovo regolamento interno che utilizza il femminile per tutte le persone
- Il cambio di linguaggio mira a promuovere l’inclusività di genere
- La decisione del Consiglio di Amministrazione ha ricevuto il sostegno del rettore
- Si riflette sulla necessità di un linguaggio più inclusivo in tutti i contesti