Overtourism in Italia: monumenti e quartieri si trasformano in visioni
mostruose. Code, prenotazioni anticipate e problemi di trasporto. Il ticket d’accesso altro non è che il tentativo ad abituarci all’idea che
per circolare in città si debba esibire un “titolo autorizzativo”.
I problemi del turismo di massa ad Amsterdam e Venezia
Amsterdam e Venezia, due delle città più famose e visitate d’Europa, stanno lottando con il fenomeno del “overtourism”. In entrambi i casi, l’alto afflusso di turisti sta trasformando i monumenti e i quartieri in visioni mostruose. Code interminabili, prenotazioni anticipate obbligatorie e problemi di trasporto sono diventati all’ordine del giorno, rendendo difficile per i residenti muoversi e godersi la propria città.
Ad Amsterdam, il turismo di massa ha portato alla chiusura di famosi luoghi come il Quartiere a Luci Rosse e il museo Anne Frank, che spesso sono talmente affollati da creare situazioni di pericolo. I canali della città sono invasi da grandi gruppi di turisti che affittano barche per godersi la vista, creando un congestionamento e un livello di rumore mai visti prima d’ora.
Anche a Venezia, il problema dell’overtourism è diventato sempre più evidente. La città lagunare, famosa per i suoi canali romantici e i suoi maestosi palazzi, attira milioni di visitatori ogni anno. Questo afflusso costante ha portato a un aumento sproporzionato delle tariffe degli alloggi, rendendo difficile per i residenti trovare un posto dove vivere. Inoltre, il fragile e delicato ecosistema della laguna è messo a rischio dall’afflusso di grandi navi da crociera che solcano le acque della città, causando danni irreparabili all’ambiente.
Le conseguenze del turismo di massa
Il turismo di massa ha implicazioni negative sia per i residenti che per la città stessa. La presenza continua di turisti e la conseguente congestione possono portare a un aumento dei prezzi degli alloggi, rendendo difficile per i residenti trovare una casa a prezzi accessibili. Inoltre, i servizi per i residenti, come trasporti pubblici e infrastrutture, possono essere sovraffollati e inefficienti.
Per le città, le conseguenze del turismo di massa possono includere la perdita dell’autenticità e dell’identità locale. I monumenti e i quartieri storici possono essere trasformati in attrazioni turistiche, perdendo così la loro vera essenza e diventando visioni mostruose per i residenti.
Cosa sta facendo l’Italia per affrontare l’overtourism?
Per cercare di affrontare il problema dell’overtourism, le autorità italiane stanno cercando di limitare l’afflusso di turisti nelle città più colpite. Ad esempio, a Venezia è stato introdotto un “ticket d’accesso” che richiede ai visitatori di prenotare in anticipo una visita alla città. In questo modo, si spera di ridurre l’enorme flusso di turisti e di recuperare un senso di normalità per i residenti.
Anche Amsterdam sta adottando misure simili, come la chiusura temporanea di alcune attrazioni turistiche e l’implementazione di limitazioni sul numero di visite consentite. Tuttavia, oltre alle restrizioni, le città stanno anche cercando di promuovere un turismo sostenibile, incoraggiando i visitatori a esplorare altre parti del paese e a rispettare l’ambiente e la cultura locali.
Secondo il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, “è essenziale trovare un equilibrio tra l’ospitalità turistica e il rispetto per i residenti e l’ambiente. Dobbiamo proteggere la bellezza della nostra città senza perderne l’essenza.”
Summary:
- Overtourism in Italia sta trasformando i monumenti e i quartieri in visioni mostruose.
- Amsterdam e Venezia stanno lottando con problemi di code, prenotazioni anticipate e trasporto a causa del turismo di massa.
- Il turismo di massa ha implicazioni negative per i residenti e per l’autenticità delle città.
- L’Italia sta cercando di affrontare l’overtourism limitando l’afflusso di turisti e promuovendo un turismo sostenibile.