Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, è stato condannato a risarcire Matteo Renzi per 80mila euro a causa di articoli diffamatori pubblicati sul giornale. A confermare la sentenza, come riportato da ilGiornale.it, è stata la Corte di Cassazione, con l’accusa mossa al Fatto Quotidiano da Renzi. Resta da vedere come Travaglio e il giornale si atterranno alla sentenza.
Quali erano gli articoli diffamatori pubblicati dal Fatto Quotidiano contro Matteo Renzi?
L’accusa mossa da Matteo Renzi al Fatto Quotidiano riguarda la diffusione di articoli diffamatori, usciti nel 2015. L’ex Premier ha chiesto un risarcimento per 80mila euro. In particolare, il Giudice di primo grado ha citato specificatamente alcuni dei titoli diffamatori pubblicati sul Fatto Quotidiano riguardanti Renzi, come “È il ricatto di un signore del partito” e “Le mille menzogne di Renzi”.
Allo stesso tempo, ha anche preso in considerazione alcuni pezzi che segnalavano l’impegno e gli sforzi compiuti da Renzi durante il suo mandato, con le sue intenzioni di muovere il Paese verso una politica più europeista. Tuttavia, i risultati mischiati a causa dei diversi opinionisti presenti nella casella commenti durante il processo non hanno portato a una valutazione delle prove sufficiente a invalidare la richiesta di risarcimento avanzata da Renzi e il Giudice di primo grado ha mantenuto le sue accuse contro il Fatto Quotidiano. Come ultimo passaggio, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di risarcimento nei confronti di Marco Travaglio.
Anche se l’entità effettiva dell’eventuale risarcimento non è ancora stata definita, la sentenza ha portato alla luce un problema che ha disseminato la narrativa dei media italiani: la possibilità che i giornalisti possano sentirsi liberi di pubblicare articoli dal contenuto insostenibile senza alcuna considerazione dei fatti. Ora resta da vedere come si muoveranno Marco Travaglio e il Fatto Quotidiano di fronte a questa sentenza.
Quali prove sono state presentate durante il processo che hanno portato alla condanna di Travaglio?
Durante il processo, a sostegno dell’accusa contro Travaglio, Matteo Renzi aveva presentato diversi elementi in suo possesso. Tra questi, riportati dalla Corte di Cassazione come prova, figurano diverse interviste rilasciate a Radio24 e a SkyTg24 dallo stesso Travaglio, che aveva criticato duramente la figura aggressiva di Renzi nei confronti degli avversari politici. Inoltre, furono presentati numerosi articoli pubblicati dal Fatto Quotidiano, a firma di Travaglio, che presentavano opinioni negative nei confronti dell’ex presidente del consiglio.
Successivamente, la Corte di Cassazione ha pubblicato una serie di commenti diffamatori e calunniose, attribuiti a Travaglio, riguardanti la gestione da lui portata avanti durante i suoi due mandati da primo ministro. Questi discorsi offensivi e diffamatori sono stati considerati come prova che va ad aggravare la posizione di Travaglio per quanto riguarda la condanna.
Inoltre, la Corte ha presentato anche la testimonianza di una serie di accademici e professori universitari, chiamati a corrispondere la stessa opinione di Travaglio nei confronti di Renzi. Durante l’audizione in aula, questi testimoni avevano respinto ogni accusa mosse contro il governo di Renzi e contro le sue strategie gestionali. Gli stessi, inoltre, hanno anche sostenuto l’offensività e la volontà di discreditare il personaggio pubblico di Matteo Renzi da parte di Travaglio.
Infine, l’accusa ha contribuito anche alla prosecutrice, presentando al Tribunale diverse chat tra Travaglio e amici, nelle quali si evidenziava una chiara volontà di delegittimare le politiche governative di Matteo Renzi. L’accusa ha inoltre fatto riferimento alle dichiarazioni fatte da Travaglio su vari programmi televisivi e sui social, che andavano contro le linee guida del governo guidato da Renzi.
Tutte queste prove sono state presentate alla Corte, che le ha analizzate a fondo, arrivando poi alla condanna di Marco Travaglio per diffamazione nei confronti di Renzi, con un risarcimento di 80mila euro.
Quali sono le conseguenze legali per Travaglio e il Fatto Quotidiano a seguito di questa sentenza?
Le conseguenze legali per Travaglio e il Fatto Quotidiano a seguito di questa sentenza sono che devono entrambi risarcire il danno all’ex premier Matteo Renzi in 80mila euro, come stabilito dalla Corte di Cassazione. Ciò comporta che Travaglio deve entrare in contatto con Renzi per concordare il pagamento del risarcimento, mentre il Fatto Quotidiano si assume la responsabilità di versare la somma richiesta. Inoltre, il direttore del Fatto Quotidiano deve evitare di pubblicare dichiarazioni e articoli che infrangano la legge in materia di diffamazione nei confronti di Renzi.