Un volo con la tuta alare si trasforma in tragedia. A causa probabilmente di un guasto tecnico (le indagini chiariranno la dinamica precisa), un base jumper è morto sul colpo dopo essersi lanciato con una tuta alare dalla parete del Forcellino, ad Abbadia Lariana, in provincia di Lecco. L’uomo si è lanciato nella tarda mattinata di oggi, ma purtroppo la vela della sua tuta alare non si è aperta, causando uno schianto fatale. I soccorritori sono immediatamente intervenuti ma hanno potuto solo recuperare il corpo privo di vita. L’incidente ha sconvolto la comunità dei wingsuit flyers e sollevato dubbi sulla sicurezza di questa pratica estrema.
Le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente
Le autorità competenti hanno avviato un’indagine per determinare le cause esatte dell’incidente. Gli investigatori stanno esaminando la tuta alare e gli equipaggiamenti utilizzati dal base jumper per individuare eventuali malfunzionamenti o errori umani che potrebbero aver contribuito alla tragedia. Saranno condotte anche verifiche sulle condizioni meteorologiche al momento dell’incidente e sulla preparazione dell’atleta.
La pericolosità dello wingsuit flying
Il wingsuit flying è uno sport estremo che comporta un alto livello di rischio. Gli atleti indossano una tuta alare che consente loro di planare attraverso l’aria, simulando il volo come un uccello. Tuttavia, a causa della velocità e delle manovre complesse coinvolte, gli incidenti possono verificarsi anche tra gli atleti più esperti. Nonostante le precauzioni e le misure di sicurezza adottate, questi incidenti tragici sono rari ma purtroppo non del tutto evitabili.