È stata chiusa l’inchiesta sulla morte dell’appuntato dei carabinieri Giovanni D’Alfonso, avvenuta il 5 giugno 1975 in un conflitto a fuoco con le Brigate Rosse. Questo evento è di grande importanza in quanto fa parte di una serie di episodi legati alla lotta armata che ha caratterizzato l’Italia negli anni ’70 e ’80. Le Brigate Rosse, un’organizzazione di estrema sinistra guidata da Renato Curcio, Margherita Cagol, Mario Moretti e altri, erano responsabili di svariate azioni di terrorismo, tra cui il famoso rapimento di Vittorio Vallarino Gancia, noto industriale, nel 1975. Durante uno scontro a fuoco per la liberazione di Vallarino Gancia, persero la vita sia la brigatista Mara Cagol che un carabiniere. Oltre ai capi storici delle Brigate Rosse, anche i militanti Lauro Azzolini e Pierluigi Zuffada potrebbero finire sotto processo per il loro coinvolgimento in questo episodio.
Possible svolta nelle indagini sulla morte di Giovanni D’Alfonso
Le indagini sulla morte del carabiniere abruzzese Giovanni D’Alfonso, avvenuta nell’alessandrino il 5 giugno 1975, potrebbero finalmente vedere una svolta. La procura di Torino ha indagato Renato Curcio e altri tre brigatisti per lo scontro a fuoco del 4 giugno 1975, nel quale morirono Giovanni D’Alfonso e Margherita Cagol durante il tentativo di liberazione di Vittorio Vallarino Gancia. Gli elementi emersi durante l’inchiesta del Ros portano a ritenere responsabili i brigatisti per il sequestro di Gancia e l’omicidio di D’Alfonso.
Richiesta di rinvio a giudizio per concorso nell’omicidio di Margherita Cagol e Giovanni D’Alfonso
I pubblici ministeri di Torino stanno per presentare la richiesta di rinvio a giudizio per concorso nell’omicidio di Margherita Cagol e Giovanni D’Alfonso, avvenuto nel 1975. Questa richiesta coinvolge quattro ex brigatisti delle Brigate Rosse, tra cui Renato Curcio, capo dell’organizzazione. Sono accusati di aver partecipato alla sparatoria alla Cascina Spiotta, durante la quale persero la vita sia Cagol che D’Alfonso. Questo passo avvicina sempre di più alla conclusione il processo legato a uno dei periodi più bui dell’Italia contemporanea, segnato dalla violenza e dal terrorismo.
Sentenza imminente per gli ex brigatisti delle Brigate Rosse
Le indagini del Ros sulle azioni delle Brigate Rosse negli anni ’70 e ’80 stanno per giungere a una sentenza. Quattro ex terroristi, fra cui Renato Curcio, Mario Moretti e Lauro Azzolini, sono stati indagati per la sparatoria alla Cascina Spiotta e per il coinvolgimento nel sequestro e omicidio di Giovanni D’Alfonso e Margherita Cagol. La conclusione di questo processo permetterà di fare luce su una delle pagine più oscure della storia italiana, segnata dal terrorismo e dalla violenza politica.