L’ad di Shell plc, Ben Van Beurden, ha annunciato che l’azienda ha abbassato il suo obiettivo di riduzione dell’intensità carbonica al 20% rispetto ai livelli del 2016. Van Beurden ha dichiarato che, nonostante gli sforzi dell’azienda per ridurre le emissioni, è improbabile che Shell raggiunga i suoi obiettivi precedenti di riduzione del 30% entro il 2035. Questa decisione è stata presa in considerazione delle difficoltà nel settore energetico, compresa la lenta transizione verso fonti di energia a basse emissioni.
La nuova strategia di Shell
La decisione di Shell di ridurre il suo obiettivo di riduzione dell’intensità carbonica al 20% è il risultato di una nuova strategia aziendale. L’ad di Shell, Ben Van Beurden, ha riconosciuto che la transizione verso un’economia a basse emissioni richiederà più tempo di quanto inizialmente previsto. L’azienda si impegna comunque a ridurre le sue emissioni, investendo nell’energia rinnovabile, nella mobilità elettrica e nel gas naturale.
Le ragioni della decisione
La decisione di Shell di abbassare il suo obiettivo di riduzione dell’intensità carbonica al 20% è dovuta a diversi fattori. Uno dei principali è il rallentamento nella transizione verso fonti di energia a basse emissioni, principalmente a causa di ostacoli politici e politiche energetiche poco ambiziose. Inoltre, gli investimenti nella produzione di petrolio e gas continuano ad essere redditizi, e l’azienda desidera mantenere uno sguardo equilibrato sulle sue attività tradizionali e sui nuovi settori di energia sostenibile.
Le implicazioni per il settore energetico
La decisione di Shell di ridurre il suo obiettivo di riduzione dell’intensità carbonica potrebbe influenzare l’intero settore energetico. Alcuni critici potrebbero sostenere che Shell sta rinunciando ai suoi impegni ambientali e sta rallentando nella lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, altri potrebbero vedere questa decisione come una mossa realistica, data la complessità e le sfide nel tentare di ridurre le emissioni in un settore così cruciale per l’economia globale.
Secondo l’ad di Shell, Ben Van Beurden: “Abbiamo preso questa decisione considerando le sfide che stiamo affrontando nel settore energetico e l’impatto economico delle nostre strategie per ridurre le emissioni. Non possiamo ignorare i bisogni energetici della società, ma continueremo comunque ad agire responsabilmente nell’affrontare il cambiamento climatico”.