Nel pieno delle voci sull’allargamento del polo editoriale del deputato della Lega e ras delle cliniche romane, trapela la notizia che Eni sembra essere vicina a vendere l’Agi ad Antonio Angelucci, uno degli uomini più potenti della sanità privata laziale grazie alle sue cliniche. Il comitato di redazione (la rappresentanza sindacale dei giornalisti) dell’agenzia Agi ha proclamato due giornate di sciopero, in applicazione del mandato conferito all’unanimità dall’Assemblea dei redattori del 18 marzo scorso, come forma di protesta contro questa possibile vendita. Secondo il Fatto Quotidiano, la trattativa per la cessione dell’Agi a Angelucci sarebbe in corso e questo sta suscitando diverse interrogazioni e preoccupazioni da parte sia dei giornalisti che dei politici.
Il comitato di redazione proclama due giorni di sciopero
Il comitato di redazione dell’agenzia Agi ha deciso di proclamare due giornate di sciopero come forma di protesta contro la possibile vendita dell’Agi ad Antonio Angelucci. Questa decisione è stata presa in applicazione del mandato conferito all’unanimità dall’Assemblea dei redattori il 18 marzo scorso. I giornalisti sono preoccupati che la cessione dell’agenzia possa influire sulla loro indipendenza e autonomia editoriale. Vogliono assicurarsi che il nuovo proprietario non interferisca nelle scelte editoriali e nel giornalismo di qualità che l’Agi ha sempre rappresentato.
La trattativa per la vendita dell’Agi ad Antonio Angelucci
Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, Eni sarebbe sempre più vicina a concludere la vendita dell’Agi ad Antonio Angelucci. Angelucci è uno degli uomini più potenti nel settore della sanità privata laziale grazie alle sue cliniche. La notizia di questa trattativa ha sollevato molte interrogazioni e preoccupazioni sia tra i giornalisti che tra i politici. Si teme che la cessione dell’Agi a Angelucci possa influire sull’indipendenza e sulla qualità del giornalismo rappresentato dall’agenzia, dato il suo coinvolgimento nel mondo della politica e delle cliniche private. Ci sono preoccupazioni riguardo a possibili interferenze nelle scelte editoriali e nel flusso di notizie imparziale e di qualità che l’Agi ha sempre garantito.
La trattativa per la cessione dell’Agi ad Antonio Angelucci sarebbe in corso (Il Fatto Quotidiano).