L’FNSI, la Federazione Nazionale Stampa Italiana, riferisce che lo sciopero da parte di Milo Infante sta causando alcuni disagi sulla programmazione della Rai 2. I rappresentanti sindacali hanno affermato che in questo modo i telespettatori non vengono informati sul motivo della sospensione di programmi prestabiliti. La FNSI ha definit però la scelta “incomprensibile”.
Qual è il motivo dello sciopero di Milo Infante?
Milo Infante è un giornalista radiofonico e televisivo italiano noto per il suo duro impegno nella difesa dei diritti degli autori e dei professionisti dell’industria dello spettacolo. Egli è uno dei fondatori dell’FNSI e uno dei più grandi sostenitori dell’autoregolamentazione dell’informazione.
L’8 aprile 2021 ha proclamato lo sciopero che ha interrotto l’emissione dei programmi pre-programmati su Rai 2. Lo sciopero ha come obbiettivo ultimo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e di portare alla ribalta le problematiche inerenti il settore della televisione.
Infante ha sottolineato come alcuni programmi della rete abbiano assunto forme massicce di diffusione dei dati e contenuti publicitari che penalizzano coloro che si battono per la tutela dei diritti. Egli ha inoltre sottolineato come la mancanza di trasparenza nella pubblicità sia una costante preoccupazione all’interno del settore.
L’obiettivo di Infante è quello di raggiungere una più ampia diffusione dei diritti degli autori all’interno delle principali piattaforme media italiane. Il suo sciopero è un modo per raggiungere questo traguardo e di avviare una maggiore discussione sul tema, affinché un maggiore coinvolgimento possa aprire le porte a dei nuovi e trasparenti accordi commerciali sulla piattaforma Rai 2.
Quali programmi sono stati sospesi a causa dello sciopero?
A causa dello sciopero di Milo Infante, numerosi programmi sono stati sospesi su Rai 2. Tra questi, Smooth, Italia Vs Francia, Il Cantante, e X Factor Italia. La FNSI, la Federazione Nazionale Stampa Italiana, ha preso una posizione forte e clamorosa su quanto sta accadendo. Secondo la FNSI, lo sciopero da parte di Milo Infante sta causando disagi sulla programmazione della Rai 2. In particolare, la FNSI ha definito “incomprensibile” la scelta senza informare i telespettatori riguardo al motivo dello sciopero.
Il personale alla base dello sciopero da parte di Milo Infante sta lottando per preservare i posti di lavoro, tenere alti i livelli salariali e mantenere la libertà d’espressione. La posizione ufficiale della Rai 2 sulla decisione di Milo Infante di scioperare non è stata ancora comunicata, sebbene i sostenitori della protesta sostengano che è un modo legittimo per mettere in luce la loro situazione critica.
Come conseguenza dello sciopero, i telespettatori sono stati costretti a guardare registrazioni della settimana precedente, come segnalato da alcuni dei programmi cancellati. Coloro che non possono cambiare programma per seguire le loro serie preferite, per il momento, non hanno accesso ai rispettivi programmi a cui sono abituati a guardare.
Anche se la Rai 2 ha mostrato leggero ritardo nel fornire notizie riguardo allo sciopero di Milo Infante, ha annunciato che sta parlando con i sindacati per trovare una soluzione a questa controversia. Ad ogni modo, sembra che i telespettatori di Rai 2 dovranno convivere con i cambiamenti di programmazione fino a quando non giungerà una soluzione definitiva.
Qual è la posizione ufficiale della Rai 2 riguardo alla scelta di Milo Infante di scioperare?
La posizione ufficiale della Rai 2 riguardo alla scelta di Milo Infante di scioperare è quella di non voler commentare la vicenda. La tv di stato, infatti, preferisce rimanere neutrale e non assumere una posizione su una questione che riguarda un suo collaboratore. Una strategia di prudenza che, tuttavia, non può essere del tutto giustificata visto l’impatto sulla programmazione della Rai 2. Il pubblico sta affrontando disagi notevoli: aspettando di essere informati del motivo della sospensione delle trasmissioni. L’FNSI continua a esporre le sue critiche al comportamento attuale dell’emittente televisiva, cercando di sensibilizzare i mass-media su questa controversa situazione.