La cantante irlandese Bambie Thug ha protestato duramente con l’organizzazione di Eurovision Song Contest 2024 non comparendo sul palco nel corso della prima semifinale tenutasi nella Malmö Arena, Svezia. Durante la sua esibizione, la cantante 33enne, il cui padre è di origini palestinesi, ha violato il regolamento indossando una kefiah al polso. Questo gesto ha scatenato una serie di polemiche sul carattere politico e la neutralità dell’evento. Thug aveva vinto il concorso canoro Eurosong 2024 con il brano intitolato “Doomsday Blue”, lo stesso portato in gara a Malmö, ma ha deciso di boicottare la sua partecipazione per dare voce alle sue idee e ai diritti del popolo palestinese. La scritta “Free Palestine” proiettata sullo sfondo del palco in quella stessa serata è stata successivamente rimossa dagli organizzatori per mantenere l’evento apolitico.
Polemiche e proteste all’Eurovision Song Contest 2024
La prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2024 si è svolta nella Malmö Arena, Svezia, ed è stata caratterizzata da un vento di polemiche a causa delle azioni di Bambie Thug, rappresentante dell’Irlanda. Il gesto della cantante di origine palestinese, che ha deciso di non salire sul palco e ha indossato una kefiah al polso durante la sua esibizione, ha sollevato interrogativi sulla neutralità dell’evento e ha scatenato dibattiti sull’opportunità di rendere visibili le questioni politiche in contesti che vogliono essere apolitici. La scritta “Free Palestine”, proiettata sullo sfondo del palco durante l’esibizione di altri artisti, è stata oggetto di critiche e poi rimossa dagli organizzatori per preservare la natura non politica dell’ESC.
Le richieste di Bambie Thug e le reazioni dell’EBU
Dopo l’evento, Bambie Thug ha chiesto all’European Broadcasting Union (EBU) di rispondere ai commenti fatti dalla televisione palestinese Al Mayadeen, che ha affermato che il gesto della cantante avrebbe dovuto essere sostenuto dall’EBU stesso. L’organizzazione ha risposto sottolineando il suo impegno per una competizione apolitica e ha ribadito che la kefiah indossata da Thug violava le regole del concorso. L’EBU ha inoltre sostenuto la decisione di rimuovere la scritta “Free Palestine” per mantenere l’evento neutrale e non politico.
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