Il caso di un istituto comprensivo di Genova, dove la preside ha inviato una circolare alle famiglie annunciando l’intenzione di segnalare alla Procura i genitori che obbligano i bambini di fede islamica a rispettare il digiuno durante il Ramadan, ha suscitato molte polemiche. Secondo le linee guida, si consiglia di formare classi con non più del 30% di stranieri, mentre i bambini di fede islamica risultano essere la maggioranza alla scuola Maddalena-Bertani di Genova. I genitori sono indignati e critici nei confronti dell’istituto comprensivo che sta prendendo una posizione ferma contro i musulmani che vogliono rispettare il digiuno durante il Ramadan, sostenendo che i bambini non dovrebbero essere sottoposti a una condizione alimentare che possa mettere a rischio la loro salute fino alla maggiore età.
Polemiche sul rispetto del digiuno durante il Ramadan a scuola
La preside dell’istituto comprensivo Maddalena-Bertani di Genova ha sollevato forti polemiche inviando una circolare alle famiglie in cui annunciava l’intenzione di segnalare alla Procura i genitori che obbligano i bambini di fede islamica a rispettare il digiuno durante il Ramadan. Questa decisione ha generato indignazione tra i genitori, che si sono ribellati contro l’istituto comprensivo accusandolo di discriminazione religiosa.
In base alle linee guida del ministero dell’Istruzione, si consiglia di formare classi con non più del 30% di stranieri. Tuttavia, la scuola Maddalena-Bertani ha una maggioranza di bambini di fede islamica, i quali desiderano rispettare il digiuno durante il Ramadan. La preside, preoccupata per la salute dei bambini, sostiene che fino alla maggiore età non dovrebbero essere sottoposti a una condizione alimentare che possa metterne a rischio la salute.
Questa controversia ha scatenato un dibattito sul rispetto delle pratiche religiose all’interno dell’istituzione scolastica. Molti genitori si sono schierati a favore dei bambini musulmani, sostenendo che la scuola dovrebbe rispettare e comprendere i loro diritti religiosi. Allo stesso tempo, ci sono anche genitori che vedono la decisione della preside come un tentativo di garantire la salute e il benessere dei bambini.
La reazione politica
L’annuncio della preside ha anche generato una battaglia politica tra i partiti. L’europarlamentare del partito Lega, Susanna Ceccardi, ha condannato l’azione della scuola, sostenendo che i genitori che obbligano i propri figli a digiunare dovrebbero essere denunciati per maltrattamento. D’altro canto, il Partito Democratico ha sostenuto i diritti religiosi dei bambini musulmani, sottolineando che la scuola dovrebbe essere un luogo di rispetto e inclusione per tutte le religioni.
Conclusioni
Il caso dell’istituto comprensivo Maddalena-Bertani di Genova, dove la preside ha deciso di segnalare alla Procura i genitori che obbligano i bambini musulmani a rispettare il digiuno durante il Ramadan, ha scatenato una controversia sulla libertà religiosa e il rispetto delle pratiche religiose nelle scuole italiane. Mentre alcuni sostengono che la scuola dovrebbe rispettare e comprendere i diritti religiosi dei bambini, altri vedono la decisione della preside come un tentativo di garantire la loro salute e il loro benessere.