Nessun investimento sul porto di Vibo Marina nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione. Lo si evince dalla Delibera di Giunta n.1230 del 14 aprile 2021, dove è stato comunicato che i finanziamenti destinati alla riqualificazione del porto turistico di Vibo Marina non saranno concessi. Questa decisione dell’amministrazione regionale della Calabria ha sollevato numerose critiche e preoccupazioni riguardo allo sviluppo e alla competitività della zona.
La mancanza di investimenti mette a rischio lo sviluppo di Vibo Marina
La mancata concessione dei finanziamenti per la riqualificazione del porto di Vibo Marina rappresenta un duro colpo per la città e per l’intera regione della Calabria. Questa zona costiera è conosciuta per le sue bellezze naturali e il suo potenziale turistico, ma senza aggiornamenti e sviluppi infrastrutturali, rischia di perdere opportunità di crescita economica e di attrazione di nuovi visitatori.
Il porto turistico di Vibo Marina è un punto cruciale per lo sviluppo dell’economia locale. Con la sua riqualificazione, si prevedeva un aumento delle infrastrutture per l’attracco di barche e yacht, nonché lo sviluppo di nuovi servizi turistici e commerciali. Ciò avrebbe potuto attrarre nuovi investitori e creare opportunità di lavoro per la popolazione locale. Tuttavia, senza i finanziamenti necessari, questi piani dovranno essere messi da parte.
Preoccupazioni per l’effetto sul turismo e sull’economia locale
L’assenza di investimenti nel porto di Vibo Marina potrebbe avere conseguenze negative sull’industria turistica locale e sull’economia della regione. Molti turisti amanti del mare e delle barche potrebbero scegliere altre destinazioni che offrono porti turistici ben attrezzati e servizi moderni. Questo potrebbe significare una perdita di introiti per le attività commerciali locali che dipendono dal turismo, come hotel, ristoranti e negozi.
Inoltre, l’assenza di sviluppo nel settore dei trasporti marittimi potrebbe limitare anche le opportunità di crescita economica per la regione. L’approvvigionamento delle merci e la connessione con altre destinazioni nazionali ed internazionali potrebbero essere compromessi, ostacolando lo sviluppo delle imprese locali e limitando le possibilità di esportazione dei prodotti locali.
Richieste di intervento e rinegoziazione dei finanziamenti
Diversi politici locali, associazioni imprenditoriali e cittadini hanno espresso preoccupazione per la mancanza di investimenti nel porto di Vibo Marina. Hanno chiesto all’amministrazione regionale di rinegoziare i finanziamenti e di trovare una soluzione che permetta la riqualificazione del porto e l’avvio dei progetti previsti.
“La mancata concessione dei finanziamenti mette a rischio l’intero sviluppo economico di Vibo Marina. Chiediamo all’amministrazione regionale di valutare nuovamente la situazione e di trovare una soluzione adeguata per garantire il progresso della zona”, ha affermato il sindaco di Vibo Valentia Marina.
Conclusioni
L’assenza di investimenti nel porto turistico di Vibo Marina rappresenta una significativa battuta d’arresto per lo sviluppo della città e della regione della Calabria. Senza adeguati finanziamenti, la zona rischia di perdere opportunità economiche e di sviluppo turistico. È necessario che l’amministrazione regionale riveda la decisione e trovi soluzioni alternative per garantire la riqualificazione del porto e il progresso della zona.
Riassunto
- La Delibera di Giunta n.1230 del 14 aprile 2021 ha comunicato che i finanziamenti per la riqualificazione del porto di Vibo Marina non saranno concessi.
- La mancanza di investimenti nel porto mette a rischio lo sviluppo economico della città e dell’intera regione della Calabria.
- La zona rischia di perdere opportunità turistiche e di crescita economica senza l’aggiornamento e lo sviluppo del porto.
- La mancanza di finanziamenti potrebbe avere conseguenze negative sull’industria turistica locale e sull’economia della regione.
- Sono state avanzate richieste di intervento e rinegoziazione dei finanziamenti da parte di politici locali e associazioni imprenditoriali.