Isabella Ferrari è stata ospite di Francesca Fagnani al programma Libero, dove ha offerto un’interessante visione su vari argomenti. L’attrice ha parlato del suo rapporto con il marito Gianni Boncompagni e di come questo abbia portato a scelte come l’uso di sostanze stupefacenti. Inoltre, ha accennato al tema della malattia, come descritto da Nanni Moretti nel suo lungometraggio “Belve”, che Isabella Ferrari ha interpretato.
Che cosa ha spinto Isabella Ferrari a usare sostanze stupefacenti?
L’uso di sostanze stupefacenti da parte di Isabella Ferrari è stato qualcosa che ha cominciato a perseguire da quando ha iniziato una relazione con il marito Gianni Boncompagni. Isabella ha detto che si sentiva depressa e solo e quindi usava droghe come un mezzo per allontanarsi dai problemi che il matrimonio stava incontrando. Ha detto che la solitudine e l’amarezza spazzavano via le sue difese, quindi sentiva di avere bisogno di qualcosa che la salvasse. Questa è una sensazione che Isabella ha detto di aver vissuto in modo ricorrente.
La malattia è un tema che si è polarizzato all’interno del film “Belve”, che Isabella Ferrari ha interpretato. Isabella ha parlato di come ha lavorato su se stessa, affrontando la malattia e negoziando con quello che essa richiederebbe da lei. Ha lavorato sulla creazione di un senso di sicurezza e chiarezza all’interno di un gruppo di persone che soffrivano di malattie croniche che lottano con le periodiche impostazioni della malattia. Isabella ha descritto la sua storia come un’esperienza che le ha fatto acquisire nuova conoscenza, guarigione ed empatia.
Isabella Ferrari ha quindi accettato di avere un certo livello di vulnerabilità quando ha affrontato la malattia come descritto da Nanni Moretti. Sentiva di non avere scelta se non riconoscere le sue emozioni e prenderne atto, prima di trasformarle in una più profonda comprensione e apertura nei confronti delle difficoltà che stava affrontando. Alla fine, Isabella Ferrari è stata in grado di trovare benessere dentro di sé, una pace interiore inaspettata.
Come ha affrontato la malattia come descritta da Nanni Moretti?
Isabella Ferrari ha affrontato la malattia descritta in “Belve” in modo molto pragmatico. Ha notato che la sceneggiatura si è adattata alla sua salute, diventando un potente mezzo per parlare di argomenti difficili come la malattia mentale nel nostro paese. Quando l’attrice ha sentito lo script per la prima volta, è stata strabiliata dalla grande capacità di affrontare numerosi argomenti, tra cui quello della malattia.
Nel suo personaggio ne “Belve”, Isabella Ferrari interpreta una mamma con un passato calpestato in cui non può fare a meno di avvertire una profonda sofferenza per le difficoltà che sta affrontando a causa della malattia di sua figlia. Nel film, la resistenza della madre a fare i conti con la malattia della figlia è un elemento principale della storia. Isabella Ferrari ha sostenuto che il film, entrando nei dettagli della malattia, rende il pubblico più consapevole di ciò che sta affrontando la madre di un bambino con una malattia mentale.
In particolare, Isabella Ferrari è rimasta stupita da come Nanni Moretti è riuscito a dipingere così vividamente i turbamenti emotivi della madre. Questo è qualcosa che ha emozionato la Ferrari, visto che è stata in grado di trovare affinità con il dolore di un altro personaggio. Isabella Ferrari ha sottolineato anche come in “Belve” la madre sia rimasta coinvolta nel trattamento medico della figlia ed è rimasta sotto shock quando si è reso conto che la figlia stava soffrendo e non poteva curarsi.
L’attrice ha sottolineato che ne “Belve” Nanni Moretti raffigura che affrontare la malattia è un processo graduale e che la madre deve lavorare duramente per affrontare e accettare che la sua bambina sta soffrendo e ha una malattia mentale che non può essere curata. Isabella Ferrari ha detto che Nanni Moretti ha fatto un lavoro eccellente nel mettere in luce come la madre abbia affrontato la malattia di sua figlia e abbia lottato per la sua salute, affrontando la malattia con pazienza, impegno, amore e comprensione.
Quali sono state le sue reazioni alla partecipazione all’ultima produzione cinematografica?
Quando è stata intervistata da Francesca Fagnani, Isabella Ferrari ha condiviso la sua esperienza di partecipazione all’ultima produzione cinematografica di Nanni Moretti, “Belve”. L’attrice ha riferito di aver vissuto un’esperienza profondamente emotiva, di amare profondamente la storia di cui faceva parte e di aver guardato con grande speranza al messaggio inviato con la pellicola. Ha anche rivelato che la partecipazione a questo progetto le ha fatto riflettere sulla propria salute e pensare in modo più profondo e consapevole alle sfide che lei e le persone intorno a lei devono affrontare.