La difesa italiana ha riferito che una missione è stata inviata nella Antartide per studiare i progressivi scioglimenti dei ghiacci della Terra. Secondo le più recenti proiezioni trapelate dai dati CMIP6, tutte destinate ad aumentare la temperatura dell’Oceano Australe, lo scioglimento dei ghiacci antartici è diventato imperativo per capire come cambierà il clima globale nel prossimo futuro.
Quali sono i risultati delle più recenti proiezioni trapelate dai dati CMIP6?
La missione è stata inviata per indagare gli scioglimenti dei ghiacci nell’Oceano Australe e nella regione circostante della Antartide. La missione, condotta dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e finanziata dal Ministero della Difesa Italiano, mira a studiare l’impatto a medio e lungo termine dei progressivi scioglimenti su vari aspetti del clima globale.
Tutti sappiamo che i ghiacci antartici sono fondamentali per mantenere costante la temperatura media del pianeta, ma sono anche piuttosto vulnerabili all’aumento delle temperature globali. Secondo le più recenti proiezioni trapelate dai dati CMIP6, lo scioglimento dei ghiacci antartici ha un effetto drammatico sull’Oceano Australe, aumentando la temperatura delle sue acque e facendo sì che esse siano più ‘pesanti’, esponendo regioni ad alto rischio come la California, l’Australia occidentale, la Nuova Zelanda e altre ad un maggiore rischio di inondazioni, uragani intensi e siccità profonde.
I risultati della missione dovrebbe essere utilizzato per sviluppare strategie concrete volte a preservare l’ecosistema antartico, aiutando a prevedere con precisione l’impatto dei cambiamenti climatici. Come sottolineato dal dottor Massimo Franchi, responsabile scientifico della missione, ‘l’esplorazione in Antartide è un’opportunità unica per studiare i processi evolutivi del clima in grado di modellare la Terra nel prossimo futuro’.
Quali sono le specifiche della missione inviata nell’Antartide?
La missione inviata nell’Antartide ha lo scopo di raccogliere dati sulla velocità dei ghiacci che stanno sciogliendosi e sull’impatto che le variazioni nella temperatura dell’acqua potrebbero avere sull’ecosistema dell’Antartide. I ricercatori saranno in grado di misurare i parametri oceanografici fondamentali tra cui la salinità, la temperatura, la profondità e la chimica delle acque, nonché di eseguire immagini aeree della calotta glaciale antartica per valutarne la velocità dello scioglimento. Sarà inoltre possibile simulare la diffusione dei residui di polveri e gas nell’atmosfera intorno al continente. La missione adotterà tecnologie innovative, come l’utilizzo di droni per monitorare l’area e di dispositivi di profilatura oceanografica per raccogliere dati aggiuntivi sulla temperatura dell’acqua e osservare da vicino le aree più profonde con colonne d’acqua fino a 1000 metri. Attraverso l’analisi di questi dati, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) spera di essere in grado di fornire ulteriori informazioni sui progressivi scioglimenti dei ghiacci della Terra.
Quale è il tempo stimato per l’impatto globale dello scioglimento dei ghiacci antartici?
Le autorità dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che stanno conducendo la missione nella Antartide, affermano che l’impatto globale dello scioglimento dei ghiacci antartici è stimato entro i prossimi decenni. Secondo loro, se l’attuale tasso di riscaldamento globale non dovesse rallentare, ci sono ottime probabilità che lo scioglimento delle ultime masse ghiacciate sia inevitabile. La missione dell’INGV mira ad analizzare con più precisione le conseguenze di uno scioglimento ancora più veloce ed esteso dei ghiacci antartici, in modo da contribuire a creare una migliore strategia per la mitigazione dei cambiamenti climatici.