Il 13 marzo, il Parlamento europeo ha ratificato le sue proposte legislative volte a prevenire e ridurre ulteriormente gli sprechi di cibo e tessuti. Ogni anno, vengono generati 60 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari e 12,6 milioni di tonnellate di rifiuti tessili. Con il voto di oggi, il Parlamento europeo ha deciso di alzare gli obiettivi per il 2030 per la riduzione di questi tipi di rifiuti, due filiere che comportano milioni di euro di perdite economiche e danni all’ambiente. Queste nuove proposte legislative rappresentano un significativo passo avanti per affrontare il problema dello spreco di cibo e tessuti nell’Unione Europea.
Obiettivi per il 2030
I nuovi obiettivi per il 2030 prevedono una riduzione del 50% dei rifiuti alimentari, rispetto ai valori del 2014, e una diminuzione del 35% dei rifiuti tessili rispetto al 1995. La prevenzione è una delle strategie chiave per raggiungere tali obiettivi e sarà necessario promuovere una maggiore sensibilizzazione sul tema dello spreco, incentivando i cittadini a prendere decisioni più sostenibili quando si tratta di cibo e abbigliamento. Inoltre, sarà fondamentale migliorare l’efficienza delle catene di approvvigionamento e gestione dei rifiuti per garantire una riduzione significativa dei rifiuti alimentari e tessili.
Impatto economico e ambientale
Lo spreco di cibo e tessuti ha gravi conseguenze economiche e ambientali. Oltre al costo diretto dei prodotti sprecati, ci sono anche significative perdite a livello di produzione, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Inoltre, lo spreco di cibo contribuisce notevolmente all’emissione di gas serra e all’uso inutile di risorse naturali come l’acqua. Per quanto riguarda i tessuti, l’industria tessile è una delle più inquinanti al mondo, con la produzione di rifiuti tossici e la scarsa gestione dei materiali di scarto. Ridurre lo spreco di cibo e tessuti può quindi contribuire a mitigare gli impatti ambientali e a creare una maggiore sostenibilità nelle filiere industriali.
Prossimi passi
Dopo la ratifica del Parlamento europeo, le proposte legislative dovranno essere negoziate e approvate dal Consiglio e dalla Commissione europea prima di diventare legge. Saranno necessari sforzi coordinati a livello nazionale e regionale per raggiungere gli obiettivi di riduzione dello spreco di cibo e tessuti. Inoltre, saranno fondamentali anche nuove politiche e misure incentrate sull’educazione, la sensibilizzazione e l’incentivazione delle pratiche sostenibili.
- Il Parlamento europeo ha votato a favore di nuove proposte legislative per ridurre gli sprechi di cibo e tessuti.
- I nuovi obiettivi per il 2030 prevedono una riduzione del 50% dei rifiuti alimentari e del 35% dei rifiuti tessili.
- Lo spreco di cibo e tessuti ha gravi conseguenze economiche e ambientali.
- Le proposte legislative dovranno essere negoziate e approvate dal Consiglio e dalla Commissione europea.