L’addio ai cookie di terze parti da parte di Google segna un punto di svolta nel panorama digitale, con importanti implicazioni per la privacy online degli utenti. Questa decisione è stata annunciata da Google il 14 gennaio 2020 e avrà effetto entro il 2022. I cookie di terze parti sono utilizzati per il tracciamento degli utenti su siti web diversi da quelli che stanno visitando, consentendo la raccolta e l’analisi di dati personali. Tuttavia, queste pratiche di monitoraggio sono state ampiamente criticate per la loro natura invasiva e il loro impatto sulla privacy degli utenti. Con l’eliminazione dei cookie di terze parti, Google punta a migliorare la privacy degli utenti, riducendo la possibilità di essere tracciati online.
Cos’è un cookie di terze parti?
Un cookie di terze parti è un file di testo che un sito web invia al computer o al dispositivo mobile di un utente attraverso il browser web. Questo tipo di cookie viene creato e gestito da un dominio diverso da quello del sito web che l’utente sta visitando. I cookie di terze parti sono comunemente utilizzati per scopi di tracciamento e pubblicità, consentendo a siti web e inserzionisti di raccogliere dati sui comportamenti di navigazione degli utenti. Questi dati possono essere utilizzati per creare profilazioni degli utenti e offrire pubblicità mirate in base ai loro interessi.
La decisione di Google
Il motivo principale dietro la decisione di Google di eliminare i cookie di terze parti è la privacy degli utenti. L’azienda ha riconosciuto che il tracciamento online invasivo può innescare reazioni negative dagli utenti e danneggiare la fiducia nel web. Pertanto, Google ha deciso di lavorare su alternative che garantiscano la privacy degli utenti, come ad esempio la tecnologia FLoC (Federated Learning of Cohorts). FLoC raggruppa gli utenti in cluster basati sui loro interessi, senza rivelare informazioni personali specifiche. Questo consentirebbe agli inserzionisti di raggiungere il pubblico giusto senza violare la privacy degli utenti.
Le implicazioni per gli utenti e gli inserzionisti
Per gli utenti, l’eliminazione dei cookie di terze parti potrebbe significare una maggiore privacy online ed essere esenti da pubblicità invasive basate sui comportamenti di navigazione. Tuttavia, potrebbe anche significare una minore personalizzazione delle esperienze digitali. Ad esempio, senza cookie di terze parti, gli utenti potrebbero ricevere annunci meno pertinenti rispetto a quelli basati sui loro interessi. Per gli inserzionisti, questa decisione potrebbe comportare una necessità di adattarsi a nuove soluzioni di targeting pubblicitario, come il FLoC di Google o altre tecnologie simili. Sarà fondamentale per gli inserzionisti sfruttare al meglio queste nuove soluzioni per raggiungere il loro pubblico di riferimento e misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie.
Citazione: “L’eliminazione dei cookie di terze parti da parte di Google rappresenta un passo significativo verso una maggiore privacy online, ma potrebbe anche avere delle conseguenze per la personalizzazione delle esperienze digitali e le strategie pubblicitarie degli inserzionisti.” – Google spokesperson.