A Varese, un uomo vicino al presidente Palenzona ha minacciato di dimettersi dopo la sfiducia di quattro consiglieri. I nuovi componenti sono 22. Fondazione Crt da qualche giorno è entrata nel capitale di Banca di Asti. Il presidente di Fondazione Crt, travolto da critiche e sfiduciato da una parte del consiglio di indirizzo ha rassegnato le sue dimissioni. La situazione legata alla Fondazione Crt si sta ingarbugliando sempre di più. Secondo quanto riportato dalla Stampa, ci sono state dimissioni annunciate dal segretario generale e sono emersi contrasti all’interno del board dell’ente che hanno portato alla sconfessione del presidente Palenzona. Queste tensioni sono state causate anche dal dossier Banca del Fucino che ha suscitato polemiche.
Fondazione Crt entra nel capitale di Banca di Asti
La Fondazione Crt ha preso la decisione di entrare nel capitale di Banca di Asti. Questa mossa fa parte della strategia di espansione e diversificazione degli investimenti della Fondazione. L’entrata nel capitale di Banca di Asti potrebbe offrire nuove opportunità di crescita per entrambe le istituzioni e la Fondazione potrebbe beneficiare di rendimenti finanziari significativi. Questo potrebbe anche aumentare la visibilità e l’influenza della Fondazione nel settore bancario.
Tensioni e dimissioni nella Fondazione Crt
Le tensioni all’interno della Fondazione Crt sono emerse a seguito del voto di sfiducia del consiglio di indirizzo nei confronti del presidente Palenzona. Questo ha portato a una serie di dimissioni, tra cui quella del segretario generale. Queste dimissioni sono state causate da contrasti all’interno del board della Fondazione e dall’affaire Banca del Fucino. La situazione si sta complicando sempre di più, con critiche e polemiche che coinvolgono anche il presidente Palenzona.
Approvato il bilancio consuntivo 2023
In mezzo a tutte queste tensioni e dimissioni, la Fondazione Crt ha anche approvato il bilancio consuntivo per il 2023. Il bilancio mostra erogazioni oltre la quota di 70 milioni e un avanzo di esercizio da 121 milioni. Nonostante la situazione turbolenta, la Fondazione sembra essere in buona salute finanziaria, con risorse significative da destinare alle sue attività e progetti.