In occasione della XXIX giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Legambiente presenta uno studio preoccupante sulla situazione ambientale in Campania. Da poco nominato dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, quale responsabile per la Procura di reati ambientali e urbanistici, Legambiente ha evidenziato i numeri allarmanti riguardanti i reati contro l’ambiente nella regione. Ieri, 18 marzo, si è svolto a Terracina, presso la Sala Ex Tribunale di Via dei Volsci, un evento regionale patrocinato dal Comune e dalla Campania Ambiente, che ha visto la partecipazione di diverse associazioni e istituzioni locali.
Situazione ambientale allarmante
Negli ultimi cinque anni, in Campania, sono stati registrati 23.037 reati contro l’ambiente. Questi numeri rappresentano solo la punta di un iceberg e mostrano l’ampia estensione del fenomeno dell’ecomafia nella regione. Secondo Legambiente, la Campania rappresenta il 14,7% del totale degli eco-reati commessi in tutta Italia tra il 2018 e il 2022. La situazione è particolarmente grave, con una concentrazione significativa di questi reati in alcune province.
Incontro di sensibilizzazione
L’evento svoltosi ieri a Terracina ha rappresentato un importante momento di sensibilizzazione e dibattito sul problema dei reati ambientali in Campania. Durante l’incontro, sono state affrontate diverse tematiche legate all’ecomafia e alle conseguenze che i reati ambientali hanno sull’ambiente e la salute dei cittadini. Partecipanti e relatori hanno sottolineato la necessità di un impegno comune per contrastare questo fenomeno e chiedono una maggiore attenzione da parte delle istituzioni.