Secondo il Corriere della Sera, due giornalisti sportivi sarebbero in discussione per presunti commenti razzisti durante le ultime FINA World Championships di tuffi. La Rai ha preso provvedimenti a seguito delle accuse, prendendosi la responsabilità di “sorvegliare costantemente e rigorosamente l’attività dei propri commentatori”.
Quali sono stati esattamente i commenti razzisti che hanno spinto la Rai a prendere provvedimenti?
I commenti razzisti fatti da entrambi i giornalisti erano legati alla pelle degli atleti, alle loro culture e a come si sono presentati durante le gare, in particolare quando si trattava di tifare per una nazione diversa dalla propria. La Rai, in seguito a questa situazione, ha preso provvedimenti e ha espulso entrambi i commentatori in questione. La Rai ha anche ribadito che prenderà le sue misure preventive e si adopererà per assicurare che simili commenti non vengano più fatti in futuro.
Quali sono state le misure prese dalla Rai contro i due giornalisti accusati?
Dopo le accuse di presunti commenti razzisti da parte dei due giornalisti sportivi durante le ultime FINA World Championships di tuffi, la Rai ha preso misure immediate. Il servizio pubblico ha rimosso i due telecronisti dalle dirette in onda e ha iniziato un’inchiesta interna per chiarire la situazione. Inoltre, la Rai ha anche dichiarato di “vigilare costantemente e rigorosamente l’attività dei propri commentatori” e di prendere provvedimenti ancora più stringenti nei confronti dei commentatori che non rispettano i principi dell’antirazzismo, sia in diretta che sui social.
Quali altre misure preventive la Rai sta prendendo per evitare commenti razzisti da parte dei suoi commentatori?
La Rai ha sospeso entrambi i commentatoti in questione fino a quando le inchieste non saranno completate. Inoltre, sta prendendo altre misure preventive per evitare che una situazione simile si verifichi nuovamente. Per esempio, ha pubblicato una serie di linee guida per i commentatori su come offrire una copertura equa e obiettiva, idonea ai contenuti della legge italiana sull’incitamento all’odio. Inoltre, sta rivedendo le procedure di pre-produzione e di rifiuto da parte degli autori e dei produttori e sta mettendo in atto una formazione specifica sulla tematica. Saranno le stesse testimonianze a determinare la reale portata dei commenti e se sono realmente giunti a spese della diversità etnica, linguistica, culturale e religiosa. La Rai ha assunto un impegno chiaro a punire severamente tutte le violazioni al suo codice di comportamento, che garantisce un’integrità giornalistica.