Secondo le stime diffuse da Ismea è in pericolo il 10% del commercio verso l’Asia; in testa vino, pasta e frutta. Ascolta la versione audio…
La crisi nel Mar Rosso minaccia il commercio verso l’Asia
La crisi che si sta sviluppando nel Mar Rosso sta mettendo a rischio il commercio internazionale, in particolare verso l’Asia. Secondo le stime di Ismea, circa il 10% delle merci commerciali destinate all’Asia potrebbe essere compromesso a causa dei conflitti e delle tensioni nella regione. I prodotti più colpiti sarebbero il vino, la pasta e la frutta.
La coalizione anglo-americana ha intensificato i raid e le cyberoffensive contro Ansar Allah, il gruppo ribelle yemenita noto anche come Houthi, costringendoli a ridurre le minacce e ad attuare strategie più sfumate. Tuttavia, nonostante gli sforzi per mitigare gli impatti delle tensioni, la crisi nel Mar Rosso continua a minacciare il commercio internazionale e a compromettere la sicurezza delle merci sia in import che in export.
Il presidente di Conftrasporto, Paolo Russo, ha sottolineato il pericolo che questa situazione rappresenta per i porti e per le merci che transiteranno attraverso il Mar Rosso. Russo ha affermato che “si rischia un combinato disposto molto pericoloso per i porti, per le merci sia in import che in export”. La crisi in corso potrebbe provocare ritardi nelle consegne, aumenti dei costi di trasporto e danni economici significativi per le aziende coinvolte nel commercio internazionale.
Le conseguenze per il commercio internazionale in Italia
L’Italia si trova in quinta posizione tra i principali Paesi esportatori di prodotti agricoli e alimentari verso l’Asia. Tuttavia, a causa della crisi nel Mar Rosso, l’Italia potrebbe subire gravi conseguenze per il suo commercio internazionale. Gli attacchi dei ribelli Houthi e la riduzione delle rotte commerciali nel Mar Rosso stanno influenzando negativamente le imprese italiane, in particolare quelle che operano nel settore agroalimentare.
Secondo la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, i flussi di importazione provenienti dal Medio Oriente e dal Mar Rosso hanno superato i 7 miliardi e mezzo di euro nel 2022. Questo evidenzia l’importanza di queste regioni per il commercio italiano e sottolinea il rischio economico che la crisi nel Mar Rosso rappresenta per l’economia italiana.
Conclusioni
La crisi in corso nel Mar Rosso sta minacciando il commercio internazionale, in particolare il commercio verso l’Asia. I prodotti più colpiti sarebbero il vino, la pasta e la frutta. Gli attacchi dei ribelli Houthi, la riduzione delle rotte commerciali e le tensioni geopolitiche stanno causando ritardi nelle consegne, aumenti dei costi di trasporto e danni economici significativi per le aziende coinvolte.