Un messaggio del Localization Team di Capcom scatena la reazione di chi accusa il publisher e sviluppatore giapponese di ‘aver preso una decisione discriminatoria contro uno dei propri dipendenti. La controversia è scoppiata nella divisione dell’azienda che si occupa della localizzazione dei videogiochi, in seguito alla pubblicazione di un annuncio di lavoro che specificava che solo gli applicanti che avessero una competenza nativa della lingua inglese sarebbero stati considerati per le posizioni lavorative in questione. Questa mossa ha suscitato critiche e accuse di discriminazione, poiché molti hanno sottolineato che l’azienda dovrebbe anche considerare le competenze di traduzione e localizzazione in altre lingue. Capcom, che produce alcuni dei più popolari giochi videoludici del mondo, è ora al centro di un dibattito sulla giustizia e l’uguaglianza nell’industria dei videogiochi.
La controversia sulla localizzazione dei giochi di Capcom
La controversia è stata scatenata quando il Localization Team di Capcom ha pubblicato un annuncio di lavoro che ha sollevato accuse di discriminazione. L’annuncio specificava che solo gli applicanti con competenza nativa della lingua inglese sarebbero stati considerati per le posizioni lavorative disponibili. Questa mossa ha suscitato reazioni negative da parte di coloro che sostengono che Capcom dovrebbe considerare anche le competenze di traduzione e localizzazione in altre lingue.
In risposta alle critiche, il Localization Team di Capcom ha affermato che l’annuncio era stato frainteso e che l’azienda non discrimina i candidati in base alla loro lingua materna, ma che richiede solo una competenza di alto livello nella lingua inglese. Hanno anche sottolineato che l’annuncio era specifico per quelle posizioni lavorative in cui l’inglese era richiesto come lingua di lavoro principale.
Tuttavia, molti critici hanno sostenuto che anche le competenze di traduzione e localizzazione in altre lingue dovrebbero essere valutate e considerate per tali posizioni, in quanto un adeguato adattamento dei giochi al pubblico di lingua straniera è di fondamentale importanza. La polemica ha portato ad un dibattito più ampio sulla giustizia e l’uguaglianza nell’industria dei videogiochi.
La discussione sulle competenze di traduzione e localizzazione
La controversia intorno all’annuncio di lavoro di Capcom ha sollevato un dibattito più ampio sulla valutazione delle competenze di traduzione e localizzazione nell’industria dei videogiochi. Molti critici sostengono che queste competenze siano fondamentali per garantire che i giochi siano adeguatamente adattati ai diversi mercati internazionali. Ritengono che le aziende dovrebbero valutare le competenze di traduzione e localizzazione in tutte le lingue, non solo quelle in cui hanno sede o che ritengono più importanti.
Alcuni sostengono che l’imposizione della competenza nativa della lingua inglese come requisito possa essere discriminatoria nei confronti dei candidati di lingua diversa, mentre altri ritengono che sia una questione di scelta aziendale per determinare quali competenze sono più importanti. Tuttavia, c’è un consenso generale sul fatto che l’industria dei videogiochi dovrebbe considerare e valorizzare le competenze di traduzione e localizzazione in tutte le lingue, al fine di garantire giochi di alta qualità per i diversi mercati internazionali.