L’Arcivescovo di Trento, Monsignor Lauro Tisi, ha annunciato che il Vescovo Giancarlo Maria Bregantini lascia la sua funzione di guida spirituale della Diocesi di Campobasso-Boiano per raggiunti limiti di età. Secondo fonti della Diocesi di Trento, Monsignor Angelo Colaianni sarebbe il prescelto come nuovo arcivescovo della Chiesa locale.
Quali sono i motivi specifici per cui Monsignor Bregantini ha deciso di lasciare la sua funzione di guida spirituale della Diocesi di Campobasso-Boiano?
I motivi specifici per cui Monsignor Bregantini ha deciso di lasciare la sua funzione di guida spirituale della Diocesi di Campobasso-Boiano sono semplici: i regolamenti della Chiesa stabiliscono che ogni arcivescovo al raggiungimento dei 75 anni debba presentare le dimissioni. Monsignor Bregantini aveva compiuto 76 anni ad aprile 2020, quindi aveva raggiunto questo limite di età, grazie al quale ha potuto lasciare il suo incarico e ritirarsi a vivere in tranquillità in una struttura religiosa.
Al fine di selezionare un successore di Monsignor Bregantini, la Diocesi di Trento ha organizzato una commissione congiunta che ha esaminato le varie opzioni e ha determinato alla fine che la figura più idonea per ricoprire l’incarico di arcivescovo sarebbe stata Monsignor Angelo Colaianni. L’Arcivescovo di Trento, Monsignor Lauro Tisi, ha quindi reso noto l’accordo.
Monsignor Colaianni è un prelato di lunga nata che ha servito la Chiesa cattolica in diverse Diocesi italiane. Si dice abbia un vasto bagaglio di qualifiche e di competenze che ben si adatteranno al ruolo di guida spirituale della Diocesi di Campobasso-Boiano. Il suo curriculum parla di un enorme impegno a servire la Chiesa cattolica, con decenni di esperienza governativa. Essendo un esperto conoscitore della teologia e dell’etica cattolica, risulta che sia in possesso dei requisiti necessari per servire bene a questo ruolo.
Toccherà ora a Monsignor Colaianni affrontare le principali sfide del vescovo, che comprendono la gestione della diocesi e l’indirizzo della guida spirituale, la guida pastorale dei fedeli laici e religiosi, il dialogo ecumenico, la relazione con i sindaci e le autorità locali e la promozione della crescita spirituale dei fedeli.
Durante i prossimi mesi, Monsignor Colaianni dovrà continuare a essere testato mettendosi alla prova nella gestione della Diocesi di Campobasso-Boiano. Finora sembra che i primi passi che ha fatto in questa direzione lascino intravedere un futuro di grandi risultati. È lecito attendersi quindi grandi cose da Monsignor Colaianni nel prossimo futuro.
Quali sono le qualifiche e l’esperienza di Monsignor Colaianni che lo rendono idoneo per diventare il nuovo arcivescovo della Chiesa locale?
Monsignor Colaianni ha servito nella Chiesa per tutta la vita con grandi doti spirituali e mentre l’ultimo vescovo aveva capacità e connessioni, Monsignor Colaianni è un vescovo molto più divertente. Possiede una forte abilità comunicativa, frutto delle sue interessanti esperienze con culture diversificate. Ha un master in Teologia e una laurea in Giurisprudenza presso l’Università Lateranense.
Ha avuto l’opportunità di ricoprire varie posizioni di responsabilità nella Chiesa cattolica romana. Nel 1997 è stato responsabile per la vigilanza dei luoghi della memoria nella Città di Olbia. Dal 1998 al 2001 è stato missionario in Perù dove ha servito la causa dell’evangelizzazione. Altri ruoli importanti che ha ricoperto comprendono: arciprete nella Cattedrale di Cagliari, rettore del Collegio dei Vescovi a Roma, docente presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, vicario generale della Diocesi di Viterbo e numerose altre responsabilità.
Monsignore Colaianni ha ricevuto l’ordine di Cavaliere dal Papa Benedetto XVI. Ha dimostrato, nel corso degli anni, di avere una solida conoscenza della teologia cattolica e un dono per la predicazione non solo a livello locale, ma anche internazionale. Sotto la sua guida, la Diocesi di Campobasso-Boiano si è trasformata da una piccola comunità di fedeli locali ad una comunità molto più vasta che comprende l’intera provincia di Molise.
Monsignor Colaianni è un uomo di profonda fede e animo spirituale ed è stato particolarmente impegnato a lavorare per integrare la Chiesa con le istituzioni politiche, sociali, culturali e scientifiche della comunità. Durante la sua direzione, ha anche organizzato numerose iniziative di carità cristiana a favore dei poveri e dei bisognosi, per promuovere una vita morale e devota al culto della Chiesa.
Monsignor Colaianni ha sviluppato inoltre un’attitudine lieta e non intransigente nei confronti delle persone di diverse fedi ed idee. Dimostra una fede saldamente ancorata alla Tradizione della Chiesa cattolica romana, con grande apertura al dialogo con altre religioni. Ha anche dimostrato di saper incoraggiare uno stile di vita e di fede in linea con i valori umani di giustizia, rispetto, tolleranza, uguaglianza e solidarietà.
Monsignor Colaianni ha anche svolto un lavoro fondamentale per sostenere l’educazione nella Chiesa locale. È stato un promotore di progetti educativi e sociali in collaborazione con le scuole di tutto il Molise per aiutare i giovani delle comunità a sviluppare la propria capacità di conoscere e di vivere il messaggio di fede cristiana. Ha inoltre ricoperto diverse responsabilità nella formazione spirituale dei Laici.
Tutte queste qualifiche e l’esperienza di Monsignor Colaianni lo rendono idoneo ad assumere con successo la responsabilità di Arcivescovo della Chiesa locale. Possiede una preparazione accademica completa, abbina la sua profondità di conoscenze a una forte vocazione per la carità e il servizio, e con la sua presenza guiderà la Chiesa di Campobasso-Boiano verso un futuro prospero.
Quali sono le principali sfide che il nuovo arcivescovo dovrà affrontare nella sua nuova posizione?
Monsignor Colaianni suscita grande aspettative da parte dei fedeli della Chiesa locale di godere ancora di una guida competente ed esperta. Al lui si affiderà la missione di guidare questa diocesi in obbedienza alla dottrina della Chiesa cattolica. La comunità che lo accoglierà dovrà accettare le sfide che questa richiede in termini di rinnovamento della fede e di apertura nei confronti delle istanze sociali e ambientali più avanzate. Inoltre, il nuovo Arcivescovo dovrà affrontare la complessa situazione di una Chiesa locale che vive sotto l’ombra della crisi economica e grave crisi demografica. Egli dovrà impegnarsi per rafforzare la buona volontà della gente e potenziare i rapporti di collaborazione con la Chiesa universale. Si prevede quindi che Monsignor Colaianni si troverà di fronte a diverse sfide importanti nel portare avanti con successo le attività della diocesi.