Le forze dell’ordine ricordano agli sciatori che si vogliono cimentare nei fuori pista, di rispettare i divieti, consultare sempre il bollettino valanghe e utilizzare i dispositivi di sicurezza necessari.
TRENTO – Nelle ultime due giornate, nel territorio di Primiero, i Carabinieri hanno fermato diversi sciatori che si sono improvvisati ‘freeriders’ nonostante il pericolo di valanghe e senza aver indossato i dispositivi di sicurezza adeguati.
Sciatori fermati dai Carabinieri
In due giorni, i Carabinieri hanno effettuato una serie di interventi per fermare diversi sciatori fuori pista che mettevano a rischio la loro vita e quella di altre persone. Nonostante il grado 3 di rischio slavine, le persone fermate si stavano cimentando nell’area di Primiero, senza rispettare i divieti imposti e senza valutare attentamente le condizioni del terreno.
Le raccomandazioni delle autorità
Le forze dell’ordine sottolineano l’importanza di consultare sempre il bollettino valanghe prima di avventurarsi fuori pista. Inoltre, è fondamentale indossare i dispositivi di sicurezza necessari, come l’ARVA (Apparecchio di ricerca delle vittime di valanga), la pala e la sonda, al fine di essere preparati in caso di un eventuale incidente. Le valanghe sono un pericolo reale e le autorità stanno prendendo seri provvedimenti per garantire la sicurezza degli sciatori e del pubblico in generale.
I Carabinieri consigliano vivamente a tutti gli sciatori di rispettare i divieti e di non mettere a rischio la propria vita e quella degli altri. Il pericolo di valanghe è oggi particolarmente alto e occorre prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare incidenti.
Rischio valanghe e responsabilità degli sciatori
Il pericolo di valanghe è sempre presente, soprattutto quando il rischio viene valutato come di grado 3. Gli sciatori che si avventurano fuori pista devono essere consapevoli delle possibili conseguenze e assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Non rispettare i divieti e non utilizzare i dispositivi di sicurezza appropriati mette a rischio non solo la propria vita, ma anche quella degli altri sciatori e dei soccorritori che potrebbero intervenire in caso di emergenza.