L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha segnalato un aumento dei casi di morbillo in Italia nel primo trimestre del 2024. Durante questo periodo, sono stati registrati 213 casi di morbillo, di cui l’85% è stato confermato. La maggioranza dei casi si concentra nel Lazio, Sicilia e Toscana, e l’età media dei contagiati è di 31 anni, con un’incidenza più elevata tra i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni. Questo rapido aumento del morbillo ha spinto l’ISS a lanciare un allarme sull’epidemia in corso e sottolineare l’importanza della vaccinazione per prevenire la diffusione della malattia.
L’allarme dell’ISS
L’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato un’incidenza di 14,5 casi di morbillo per milione di abitanti nel primo trimestre del 2024. Questo indica un aumento significativo rispetto all’anno precedente, quando sono stati registrati solo 43 casi durante tutto il 2023. La maggior parte dei casi sono stati confermati nel Lazio, Sicilia e Toscana, con un totale del 68% dei contagi. Anche se l’età media dei contagiati è di 31 anni, è preoccupante l’alta incidenza della malattia tra i bambini di età inferiore ai 4 anni.
L’importanza della vaccinazione
Questo aumento del morbillo sottolinea l’importanza della vaccinazione per prevenire la diffusione dell’epidemia. La vaccinazione contro il morbillo è fortemente raccomandata per coloro che non hanno ricordi di aver contratto la malattia e per coloro che non hanno ricevuto almeno due dosi del vaccino. La vaccinazione è fondamentale per ridurre il rischio di contagi e quindi prevenire ulteriori casi di morbillo. L’ISS ha anche raccomandato a tutti i genitori di assicurarsi che i loro figli siano adeguatamente vaccinati per proteggerli da questa malattia altamente contagiosa.