A Milano si è alzato un allarme tossicità: come ha riferito Il Giorno, YOOX Net-a-Porter Group ha dovuto evacuare 50 dipendenti da un magazzino a seguito della presunta inalazione di una sostanza chimica non ancora identificata. Uno speciale Nucleo di Protezione Civile della Regione Lombardia è giunto sul posto, nella traversa del Naviglio Grande, per accertare le cause dell’accaduto.
Qual è stata la sostanza chimica non ancora identificata che ha causato la presunta inalazione?
I 50 dipendenti del Magazzino YOOX Net-a-Porter Group di Milano, evacuati all’alba di lunedì 12 Aprile in seguito alla presunta inalazione di una sostanza chimica non ancora identificata, hanno fatto scaturire un allarme tossicità in Regione Lombardia. Una squadra di tecnici specializzati del Nucleo di Protezione Civile della Lombardia, inviata sul posto dal Centro Funzionale Regionale, ha analizzato l’aria per cercare di risalire alla sostanza sconosciuta. Nel corso degli esami l’area è stata posta in sicurezza.
Da quanto riferito da un portavoce della YOOX, l’episodio sarebbe iniziato alle prime ore della mattinata, con gli operai che hanno accusato problemi respiratori. Recatisi in ospedale per ulteriori accertamenti i dipendenti sono stati dimessi con lievi esiti.
Ad oggi, dopo l’intervento del Nucleo di Protezione Civile, non è stato possibile individuare l’esatta origine della presunta inalazione, né la sostanza chimica di cui sono stati vittime i lavoratori. Secondo quanto emerso dai comunicati della azienda, poiché non è possibile garantire la sicurezza dell’area, tutti i dipendenti dello stabilimento saranno temporaneamente trasferiti in un altro magazzino a pochi chilometri di distanza.
Quando è avvenuta la presunta inalazione e quali azioni sono state prese immediatamente per risolvere la situazione?
Quando è avvenuta la presunta inalazione e quali azioni sono state prese immediatamente per risolvere la situazione?
L’eveno si è verificato la mattina del 19 gennaio 2020 presso un magazzino di Yoox a Milano. Appena segnalata la presunta inalazione di una sostanza chimica, Non ancora identificata, i vigili del fuoco intervenuti hanno misurato le concentrazioni di pericolosità aria all’interno della struttura. Insieme alle autorità e alla Protezione Civile di Milano è stato immediatamente messo in atto un piano di evacuazione dei 50 dipendenti presenti al momento della presunta inalazione. La situazione è stata monitorata e monitorata costantemente secondo le istruzioni della Protezione Civile. Ulteriori controlli epidemiologici sono stati effettuati per prevenire eventuali ricadute sulla salute dei dipendenti e dei membri della comunità. La Protezione Civile ha consigliato a tutti i dipendenti di seguire una serie di precauzioni igieniche per prevenire potenziali complicazioni di salute correlate all’esposizione al pericolo. Sono stati inoltre distribuiti kit di competenze responder che includevano maschere, guanti, dispositivi di protezione individuale e sistemi di monitoraggio. Nell’ambito del piano di sicurezza, le squadre di volontari hanno setacciato per ore l’area circostante in cerca di prove e prove di agenti tossici rilasciati nell’aria. Alla fine dell’evacuazione, alla presenza della Protezione Civile, in assenza di ulteriori segnali di inquinamento, sono state stimate le condizioni di sicurezza e i dipendenti sono stati riautorizzati a rientrare al posto di lavoro.
Quali disposizioni dovranno rispettare attualmente i dipendenti del magazzino in questione?
Attualmente, i dipendenti del magazzino interessato dovranno rispettare le disposizioni di prevenzione e protezione fornite dalle autorità competenti per garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Sono inoltre stati forniti ambienti particolarmente arieggiati al personale coinvolto, per contribuire a prevenire eventuali sintomi di intossicazione. Disposizioni aggiuntive potrebbero essere fornite una volta che l’accurata e dettagliata indagine sulla causa della presunta inalazione sarà completata.