Gli attivisti sono equiparati ad Al Qaeda, al gigante tecnologico statunitense Meta e ai soci del defunto leader dell’opposizione russa. La Duma approva l’ennesima legge omofoba cancellando un diritto fondamentale. Quale il destino dell’arte e della cultura? Il locale “Pose” di Orenburg è diventato il bersaglio del primo caso penale per estremismo LGBT da quando, nel novembre scorso, la Corte…
La Russia equipara gli attivisti LGBT al terrorismo e all’estremismo
La Russia ha approvato una legge controversa che equipara il “movimento internazionale LGBT” al terrorismo e all’estremismo. La legge, approvata dalla Duma, cancella un diritto fondamentale, discriminando e perseguendo gli attivisti LGBT nel Paese. Questa mossa ha sollevato preoccupazioni sulla libertà di espressione e sui diritti umani in Russia. Il locale “Pose” di Orenburg è stato il primo bersaglio di un caso penale per estremismo LGBT nel Paese, dopo una sentenza della Corte Suprema russa che ha definito il movimento un “movimento estremista”.
Il destino dell’arte e della cultura minacciato
La nuova legge omofoba in Russia ha sollevato interrogativi sul destino dell’arte e della cultura nel Paese. Gli attivisti LGBT sono considerati terroristi ed estremisti, equiparandoli ad Al Qaeda e ad altre organizzazioni pericolose. Questa classificazione ha conseguenze negative per il libero scambio di idee, la creazione artistica e la diversità culturale. Artisti, scrittori e pensatori potrebbero subire restrizioni e persecuzioni a causa delle loro opinioni o espressioni riguardanti la comunità LGBT.
Proteste e condanna internazionale
La decisione della Russia di equiparare gli attivisti LGBT al terrorismo ha scatenato forti proteste e condanne a livello internazionale. Organizzazioni per i diritti umani e gruppi LGBT hanno criticato duramente la legge e chiedono alle autorità russe di rispettare i diritti fondamentali e la libertà di espressione. Inoltre, la comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la crescente violazione dei diritti umani in Russia e l’impatto negativo sulla reputazione del Paese a livello globale.