La scoperta dei ricercatori dell’Università di Torino apre nuove prospettive di citizen science, facilitando il monitoraggio di uno dei mammiferi più sfuggenti: i pipistrelli. Utilizzando una tecnologia chiamata bat detector, gli scienziati hanno identificato due specie di pipistrelli che abitano il Parco Nazionale delle Alpi Marittime. Questo studio, condotto durante l’estate del 2021, ha raggiunto importanti risultati nel campo della ricerca zoologica.
Lo studio sugli habitat dei pipistrelli
Il team di ricerca dell’Università di Torino ha condotto uno studio sulle abitudini e sugli habitat dei pipistrelli nel Parco Nazionale delle Alpi Marittime. Utilizzando un bat detector, un dispositivo in grado di rilevare i suoni emessi dai pipistrelli, i ricercatori sono stati in grado di identificare due specie di pipistrelli: il pipistrello dalla coda libera europea e il grande pipistrello notevole. Questi due mammiferi sono noti per essere molto sfuggenti e difficili da osservare direttamente, ma grazie a questa tecnologia è stato possibile rilevare la loro presenza e studiare il loro comportamento.
Il valore della citizen science
La scoperta dei ricercatori dell’Università di Torino è importante perché apre nuove opportunità per la citizen science, ovvero la partecipazione attiva dei cittadini alla ricerca scientifica. Facilitando il monitoraggio dei pipistrelli, questa tecnologia permette a esperti e appassionati di contribuire alla raccolta di dati e alla conoscenza di queste specie. In questo modo, si può ottenere una maggiore comprensione dell’ecosistema e lavorare per la sua protezione e conservazione.
Conclusioni
Lo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Torino nel Parco Nazionale delle Alpi Marittime utilizzando un bat detector ha portato alla scoperta di due specie di pipistrelli sfuggenti. Questa scoperta è importante perché apre nuove prospettive per la citizen science e permette di studiare meglio questi mammiferi e il loro habitat. La tecnologia del bat detector potrebbe essere utilizzata in futuro per monitorare altre specie di pipistrelli in diverse aree geografiche, contribuendo alla conservazione della biodiversità.
- La scoperta dei ricercatori dell’Università di Torino utilizza la tecnologia del bat detector per identificare due specie di pipistrelli nel Parco Nazionale delle Alpi Marittime.
- Lo studio contribuisce alla conoscenza degli habitat dei pipistrelli e apre nuove prospettive per la citizen science.
- La tecnologia del bat detector potrebbe essere utilizzata in futuro per monitorare altre specie di pipistrelli in diverse aree geografiche.