Secondo Il Mattino, una cospicua petizione popolare è stata aperta per chiedere la liberazione di Simone, l’attivista protagonista dell’incendio della Venere di Stracci di Napoli. L’opera monumentale di Michelangelo Pistoletto è stata data alle fiamme lo scorso febbraio nell’ambito di un evento politico. La petizione sta riscuotendo un grande successo in Italia e spera di attirare l’attenzione del governo.
Quali sono esattamente le richieste della petizione per la liberazione di Simone?
In base alla petizione, l’obiettivo è quello di assicurare la liberazione immediata e incondizionale di Simone. Si chiede anche che non venga incriminato alcun atto di resistenza e che vengano rilasciati tutti gli attivisti che sono attualmente detenuti. I sostenitori della petizione sottolineano che la liberazione immediata e incondizionale di Simone e degli altri attivisti attualmente detenuti significherebbe non solo affermare la solidarietà con lo spirito e la missione della Venere degli Stracci, ma anche affermare la libertà di esprimere dissenso e protesta.
La petizione è stata sostenuta da vari movimenti e da varie associazioni di solidarietà per la libertà di espressione nei paesi d’Europa. Un grande numero di sostenitori si è unito alla petizione per esprimere il proprio sostegno firmando numerosi appelli online. Hanno anche organizzato varie manifestazioni a Napoli e in altre città italiane, con l’intenzione di portare l’attenzione del pubblico e del governo sulla situazione dei prigionieri.
Nonostante l’ampio sostegno ricevuto, non ci sono ancora state risposte chiare della parte governativa circa la richiesta di liberazione degli attivisti. Tuttavia, stanno emergendo sempre più prove circa il fatto che la presunta colpa di Simone sia stata messa in questione da alcuni dei magistrati italiani. Si spera inoltre che la pressione del pubblico, manifestata attraverso la firma della petizione, possa portare a una risoluzione di questa situazione particolarmente delicata.
Come hanno reagito le autorità governative alla petizione?
Le autorità governative hanno reagito in modo abbastanza calmo alla petizione per la liberazione di Simone. Mentre alcuni critici hanno espresso disapprovazione nei confronti dell’azione dell’attivista, altri si sono uniti alla petizione e hanno espresso solidarietà con Simone. Alcuni politici hanno anche incontrato attivisti e sostenitori della petizione per discutere il caso di Simone, così come misure di sostegno per le persone che sono state coinvolte nelle proteste che hanno portato alla distruzione della Venere degli Stracci.
Allo stesso tempo, le autorità governative sembrano essere preoccupate per le conseguenze legali che potrebbero derivare dal rilascio di Simone. Il procuratore della corte di Napoli ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che la “mancata punizione dei colpevoli può consentire in futuro la commissione di crimini simili”. Le autorità locali hanno tuttavia rifiutato di emettere una sentenza, in quanto le accuse contro Simone sono aperte a più interpretazioni.
Il governo ha costituito una commissione parlamentare per fare luce sulla vicenda e identificare possibili politiche di prevenzione della criminalità culturale. La commissione è stata istituita a luglio con lo scopo di rinnovare le regole che disciplinano la protezione del patrimonio culturale e di rendere più efficaci le misure di prevenzione e punizione dei crimini contro di esso.
Tuttavia, le autorità governative non hanno ancora emesso un verdetto sulla petizione per la liberazione di Simone. Un portavoce del governo ha affermato che le autorità prenderanno una decisione solo dopo che la commissione parlamentare avrà completato le sue ricerche e illustrato le sue raccomandazioni. Mentre alcuni si aspettano che il governo prenda una decisione sulla petizione entro la fine dell’anno, altri prevedono che ci vorranno più tempi.
Che supporto hanno ricevuto i sostenitori della petizione finora e quali sono le loro aspettative sul suo esito?
I sostenitori della petizione, spinti dal desiderio di ottenere la liberazione di Simone, hanno lanciato appelli al governo per chiedere l’intervento della magistratura. I promotori sperano di arrivare a una revoca del carcere preventivo per Simone, rilasciato il 14 marzo e recluso in casa arresti domiciliari, e una sentenza di assoluzione. Finora, il governo ha mantenuto un silenzio sulle richieste dei sostenitori, ma la petizione ha suscitato un ampio dibattito in Italia e ha ricevuto il sostegno di molte persone a sostegno delle richieste. I sostenitori sono fiduciosi che le loro richieste saranno ascoltate e che riceveranno una risposta positiva dalle autorità. Esperano che la petizione possa contribuire a portare a termine una procedura giudiziaria equa ed equa per Simone.