Le infezioni da ameba mangia-cervello associate ai lavaggi nasali sono aumentate negli ultimi anni negli Stati Uniti, secondo un rapporto dei Centers for Disease Control (CDC). Il rapporto rivela che alcune delle infezioni sono avvenute dal 1994 al 2022, ma la maggior parte si è concentrata nell’ultimo decennio. Gli esperti avvertono che l’uso di acqua del rubinetto per i lavaggi nasali potrebbe aumentare il rischio di contrarre l’ameba nel cervello. La ricerca ha rilevato che molti dei pazienti avevano fatto risciacqui nasali per mesi o addirittura anni e almeno la metà di loro utilizzava acqua del rubinetto.
Il rischio legato all’ameba mangia-cervello
L’ameba mangia-cervello, scientificamente nota come Naegleria fowleri, è un organismo microscopico che può causare un’infezione molto grave nel cervello umano. Di solito, l’ameba entra nel corpo umano attraverso il naso, quando una persona nuota o si immerge in acque infette. Tuttavia, la ricerca suggerisce che l’utilizzo di acqua del rubinetto nei lavaggi nasali può essere un’altra via di trasmissione dell’ameba nel cervello.
L’allarme dei Centers for Disease Control
I Centers for Disease Control hanno lanciato l’allarme dopo aver associato 10 casi di infezione da ameba nel cervello all’utilizzo di acqua del rubinetto nei lavaggi nasali. I pazienti avevano utilizzato l’acqua del rubinetto per risciacquare il naso e successivamente hanno sviluppato sintomi come mal di testa, febbre e rigidità del collo, che sono tipici di un’infezione da ameba mangia-cervello.
Raccomandazione degli esperti
Gli esperti consigliano di utilizzare solo acqua salina sterile o acqua bollita per i lavaggi nasali, al fine di ridurre il rischio di infezione da ameba nel cervello. La sterilizzazione dell’acqua può uccidere eventuali organismi nocivi, inclusa l’ameba mangia-cervello. Inoltre, è importante assicurarsi che gli strumenti utilizzati per i lavaggi nasali siano puliti e disinfettati correttamente per prevenire la contaminazione.