Imprenditori, consulenti e pubblici ufficiali sono stati coinvolti in una rete di truffe e corruzione del valore di 5 milioni di euro. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza e ha coinvolto la Compagnia di Cerignola e il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Foggia. Sono state eseguite venti misure cautelari e undici persone sono state arrestate, mentre altre nove sono state sottoposte a misure cautelari. L’indagine si concentra su presunte frodi previdenziali ed immigrazione clandestina. I sospetti coinvolgono imprenditori e funzionari pubblici che utilizzavano aziende fantasma per assumere falsi braccianti. Nell’operazione sono stati sequestrati anche 5 milioni di euro. Il caso è ora nelle mani della magistratura.
L’Operazione
La Guardia di Finanza ha condotto un’importante operazione a Cerignola, nel Foggiano, in cui ha eseguito venti misure cautelari. Undici persone sono state arrestate e altre nove sono state sottoposte a misure cautelari a seguito di presunti reati di truffa ed immigrazione clandestina. L’indagine ha coinvolto imprenditori e funzionari pubblici che avrebbero utilizzato aziende fantasma per assunzioni illegali di braccianti. L’operazione ha portato anche al sequestro di 5 milioni di euro, rappresentando un duro colpo per questa rete di truffe e corruzione.
Le Indagini
L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha smascherato una rete di truffe e corruzione che coinvolgeva imprenditori e funzionari pubblici nella zona di Cerignola. L’accusa è che mediante l’utilizzo di aziende fantasma, queste persone ingaggiavano braccianti illegali. Inoltre, sono state segnalate frodi previdenziali. Le indagini sono state condotte per un lungo periodo, raccogliendo prove e testimonianze per portare avanti questa operazione che ha portato all’arresto di undici persone e all’adozione di misure cautelari nei confronti di altre nove.
La Riluttanza al Commento
Il sindaco di Cerignola ha espresso fiducia nella magistratura, ma si è rifiutato di commentare ulteriormente a riguardo. Il partito ha dichiarato che i fatti contestati riguardano l’attività professionale dei soggetti coinvolti. L’operazione della Guardia di Finanza rappresenta un importante segnale per combattere le frodi e l’immigrazione clandestina nella regione.