Il 15 febbraio scorso, OpenAI, l’azienda che sta dietro a ChatGPT e molti altri prodotti di enorme successo basati sull’intelligenza artificiale, ha presentato il suo ultimo sistema chiamato “Sora”. Questo strumento di intelligenza artificiale generativa è uno dei più sorprendenti visti finora, poiché riesce a realizzare video realistici a partire da istruzioni di testo. Tuttavia, l’annuncio di Sora ha attirato l’attenzione del Garante per la Protezione dei Dati Personali italiano, che ha avviato un’istruttoria nei confronti di OpenAI per valutare l’impatto e la conformità del sistema alle leggi sulla privacy e la protezione dei dati.
L’istruttoria del Garante della Privacy su OpenAI
Il Garante della Privacy ha avviato una istruttoria nei confronti di OpenAI, la società statunitense che nelle scorse settimane ha presentato il suo nuovo modello di intelligenza artificiale, Sora. L’obiettivo di questa istruttoria è valutare il rispetto delle norme sulla privacy e la protezione dei dati da parte di OpenAI. Il Garante richiede informazioni dettagliate su come Sora sia in grado di generare video realistici e come vengano gestiti e conservati i dati dei suoi utenti. Questa mossa del Garante è particolarmente significativa poiché solleva preoccupazioni sulla potenziale intrusione nella privacy da parte di sistemi di intelligenza artificiale avanzati come Sora.
L’importanza dell’innovazione e del controllo nella tecnologia dell’intelligenza artificiale
L’innovazione nel campo tecnologico è in continua evoluzione, e l’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante. L’introduzione di Sora da parte di OpenAI ha suscitato un grande interesse, poiché questo sistema è in grado di creare video realistici a partire da istruzioni di testo. Tuttavia, l’istruzione avviata dal Garante della Privacy riflette l’importanza del controllo e della regolamentazione delle tecnologie di intelligenza artificiale. L’uso di strumenti di intelligenza artificiale come Sora solleva interrogativi riguardo alla privacy e alla protezione dei dati, e il Garante mira a valutare la conformità di OpenAI alle norme vigenti in materia.