L’asteroide Bennu potrebbe essere un frammento di un antico pianeta interamente ricoperto da un oceano: è l’ipotesi a cui lavorano i ricercatori della missione NASA OSIRIS-REx. La sonda spaziale OSIRIS-REx è stata inviata nello spazio nel 2016 con lo scopo di studiare l’asteroide Bennu. Dopo aver raggiunto quest’ultimo nel 2018, la sonda ha effettuato una serie di sorvoli e ha successivamente compiuto un atterraggio sulla superficie dell’asteroide a ottobre 2020. Durante questa missione, OSIRIS-REx ha prelevato un campione di materiale dalla superficie di Bennu che è stato riportato sulla Terra nel 2020. Analizzando il campione, i ricercatori hanno scoperto evidenze che suggeriscono che Bennu potrebbe essere stato un frammento di un antico pianeta con un oceano. Questa scoperta ha importanti implicazioni per la nostra comprensione dell’origine e dell’evoluzione del sistema solare.
L’ipotesi di un antico pianeta con un oceano
Secondo il professor Dante Lauretta, il principale investigatore della missione OSIRIS-REx, l’asteroide Bennu potrebbe essere un frammento di un pianeta molto più grande che si è disgregato nel corso di miliardi di anni. Questo antico pianeta, a sua volta, potrebbe essere stato completamente coperto da un oceano. L’ipotesi è basata sulle analisi del materiale prelevato da Bennu, che ha rivelato la presenza di minerali idrossilici, indicativi di un’interazione con l’acqua nel passato. Se confermato, questo suggerirebbe che Bennu è l’ultimo frammento sopravvissuto di un antico mondo oceanico scomparso.
Importanza della scoperta
La scoperta che l’asteroide Bennu potrebbe essere un frammento di un antico pianeta con un oceano ha importanti implicazioni per la nostra comprensione del sistema solare. Fornisce nuove informazioni sulla formazione e l’evoluzione dei pianeti e delle lune, e offre opportunità uniche di studio dei fenomeni geologici e chimici che hanno avuto luogo nel passato remoto. Inoltre, l’individuazione di un antico pianeta oceanico potrebbe avere implicazioni per la ricerca di vita nel sistema solare, poiché gli oceani sono considerati ambiente favorevole per lo sviluppo della vita. Questa scoperta rappresenta quindi un importante passo avanti nella nostra ricerca delle nostre origini e del nostro posto nell’universo.