Milioni di pakistani hanno iniziato a votare stamattina, in un’elezione parlamentare segnata da accuse di brogli. Le autorità hanno adottato misure di sicurezza straordinarie per garantire la tranquillità durante il processo elettorale. Oggi 127 milioni di pakistani, su una popolazione di 240 milioni di abitanti, sono chiamati alle urne per le elezioni parlamentari, in un momento in cui il paese si trova ad affrontare sfide interne ed esterne.
Accuse di brogli e violenze nel clima elettorale
Le elezioni parlamentari in Pakistan sono state segnate da accuse di brogli e violenze nelle settimane precedenti la votazione. Secondo diverse fonti, gruppi politici rivali hanno messo in atto intimidazioni e attacchi per ostacolare la campagna dei loro avversari. Inoltre, sono stati segnalati anche casi di presunti brogli nel corso del voto.
La lotta tra l’esercito e il partito di Imran Khan
Il partito di Imran Khan, il Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI), ha subito una forte repressione da parte dell’esercito pakistano che ha condotto arresti e intimidazioni ai danni dei membri del partito. Nonostante ciò, Khan, ex premier del Pakistan, ha ottenuto l’appoggio dei militari ed è considerato uno dei probabili vincitori delle elezioni.
Attacchi terroristici alla vigilia del voto
Il Pakistan è stato colpito da due attentati contro obiettivi politici proprio alla vigilia delle elezioni. Gli attacchi hanno causato la morte di diverse persone e hanno contribuito ad aumentare la tensione e l’insicurezza nel paese. Ancora sangue è stato versato nel giorno delle elezioni, con un attacco che ha causato almeno 28 morti.
- Le elezioni parlamentari sono segnate da accuse di brogli e violenze
- L’esercito ha represso il partito di Imran Khan, ma lui è supportato dai militari
- Attacchi terroristici hanno colpito obiettivi politici alla vigilia delle elezioni