Per la prima volta il clone di una scimmia, un macaco rhesus, è nato sano ed è vissuto per oltre due anni, dopo che all’embrione è stata applicata la tecniche di clonazione chiamata “trasferimento nucleare”. La ricerca è stata condotta dall’Accademia Cinese delle Scienze e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell. Questo importantissimo risultato nella clonazione di una scimmia rhesus riaccende il dibattito sulla clonazione umana, evidenziando sfide tecniche e preoccupazioni etiche.
La svolta nella clonazione di un macaco rhesus
Si chiama ReTro il primo clone di una scimmia, un macaco rhesus nato in Cina e vissuto per oltre due anni in buona salute. Questo successo nella clonazione di un primate apre nuove prospettive nella comprensione della biologia delle scimmie e potrebbe contribuire alla ricerca su malattie che interessano gli esseri umani. Inoltre, la clonazione di una specie simile ai primati come il macaco rhesus solleva importanti questioni etiche e morali riguardo all’ingegneria genetica.
La tecnica utilizzata e le implicazioni
Per clonare ReTro, i ricercatori cinesi hanno utilizzato la stessa tecnica utilizzata per la clonazione della pecora Dolly, chiamata “trasferimento nucleare”. Questa tecnica consiste nel prelevare il nucleo di una cellula donatrice e inserirlo nell’ovulo privato del proprio nucleo. Successivamente, l’embrione così creato viene impiantato nella madre surrogata. I ricercatori cinesi hanno perfezionato questa tecnica e risolto il problema che impediva lo sviluppo degli embrioni clonati.
(Adnkronos) – “Questa ricerca dimostra che la clonazione di primati non è solo teoricamente possibile, ma anche praticamente realizzabile. Tuttavia, rimangono molte questioni etiche e morali da affrontare riguardo all’applicazione di queste tecniche ai primati non umani e, in futuro, potenzialmente agli esseri umani stessi”, ha dichiarato il professor Robin Lovell-Badge dell’istituto di ricerca Francis Crick a Londra.
Risultati e prospettive future
La clonazione di ReTro testimonia i notevoli progressi nella ricerca sulla clonazione e apre nuove possibilità per lo studio delle malattie genetiche nei primati. Tuttavia, rimangono ancora molte sfide tecniche da affrontare prima che la clonazione umana possa essere una realtà. Inoltre, è fondamentale valutare attentamente le implicazioni etiche e morali legate alla clonazione di esseri viventi.
- La clonazione di una scimmia rhesus è stata condotta dall’Accademia Cinese delle Scienze.
- Il clone di una scimmia rhesus, chiamato ReTro, è vissuto per oltre due anni in buona salute.
- La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cell.
- La clonazione di ReTro riaccende il dibattito sulla clonazione umana.
- La tecnica utilizzata è chiamata “trasferimento nucleare”, la stessa utilizzata per la clonazione della pecora Dolly.
- La clonazione di primati solleva importanti questioni etiche e morali.