La fornitura del gas all’ex Ilva Acciaierie d’Italia è a rischio dopo che il Tar della Lombardia ha deciso, nella mattinata di lunedì 15, di annullare l’ordinanza cautelare che permetteva all’azienda di ricevere gas da Snam, il principale operatore di gas naturale in Italia. Questo colpo imprevisto si verifica in un momento cruciale per l’Ilva, poiché l’azienda siderurgica sta già affrontando difficoltà finanziarie e legali a seguito dell’uscita di ArcelorMittal dalla joint venture. La decisione del Tar della Lombardia mette ulteriormente a rischio la produzione dell’Ilva e potrebbe compromettere la stabilità dell’approvvigionamento di gas necessario per il processo produttivo. L’impedimento nell’approvvigionamento di gas dell’Ilva potrebbe anche avere conseguenze sulle tariffe energetiche per i consumatori italiani, poiché l’azienda potrebbe tentare di trasferire i costi aggiuntivi sulla bolletta energetica.
La decisione del Tar della Lombardia
Il Tar della Lombardia ha annullato l’ordinanza cautelare che consentiva all’Ilva di ricevere gas da Snam, stabilendo che i costi di fornitura del gas non possono essere gravati sulla fiscalità dei contribuenti. La decisione è stata presa dopo che un gruppo di comuni della provincia di Milano ha presentato un ricorso contro l’ordinanza. La principale preoccupazione dei comuni era che i contribuenti dovessero coprire i costi di fornitura di gas dell’Ilva, compromettendo il principio di un’equa distribuzione dei costi tra le aziende e i cittadini. Il Tar della Lombardia ha sostenuto questa posizione e ha annullato l’ordinanza cautelare, mettendo così a rischio la fornitura di gas all’Ilva.
Le conseguenze per l’Ilva e i consumatori italiani
La decisione del Tar della Lombardia mette l’Ilva in una situazione difficile, poiché l’azienda ha bisogno di una fornitura stabile di gas per mantenere il suo processo produttivo. Senza accesso al gas fornito da Snam, l’Ilva potrebbe essere costretta a interrompere la produzione, con conseguenti possibili licenziamenti e impatti negativi sull’economia locale. Inoltre, l’impedimento nell’approvvigionamento di gas dell’Ilva potrebbe anche tradursi in un aumento delle tariffe energetiche per i consumatori italiani. L’azienda potrebbe cercare di recuperare i costi aggiuntivi trasferendoli all’interno della bolletta energetica, il che potrebbe avere un impatto significativo sulle spese delle famiglie e delle imprese italiane.
“La mancanza di un’adeguata fornitura di gas potrebbe mettere in pericolo la produzione dell’Ilva e avere ripercussioni sulle tariffe energetiche per i consumatori italiani.” – Fonte: Il Tar della Lombardia.
Per riassumere, il Tar della Lombardia ha annullato l’ordinanza cautelare che consentiva l’approvvigionamento di gas all’Ilva da parte di Snam. Questa decisione mette a rischio la produzione dell’Ilva e potrebbe influire anche sulle tariffe energetiche per i consumatori italiani. Questo evento si verifica mentre l’azienda siderurgica già affronta difficoltà finanziarie e legali a seguito dell’uscita di ArcelorMittal dalla joint venture. La situazione dell’Ilva richiede una soluzione urgente per garantire la continuità delle attività e limitare l’impatto negativo sull’economia locale e sulle bollette energetiche dei consumatori.