Il Sottosegretario di Stato alla Giustizia con delega al Trattamento dei detenuti, sen. Andrea Ostellari, come annunciato ha visitato il carcere di Montorio Veronese questa mattina, 12 gennaio. Durante la visita, sono emerse alcune problematiche riguardanti la detenzione del prigioniero Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio dell’ex Giulia Cecchettin. Solo due detenuti sarebbero disposti a condividere la cella con lui, il che comporterebbe una serie di spostamenti che allungherebbero i tempi di detenzione per i detenuti coinvolti. Inoltre, l’associazione Sbarre di Zucchero ha sollevato delle preoccupazioni riguardo alle presunte disparità di trattamento nei confronti di Turetta rispetto agli altri detenuti.
Altri tentativi di suicidio nel carcere di Montorio
Secondo quanto riportato da “Radio carcere”, nel carcere di Montorio Veronese sono avvenuti altri due tentativi di suicidio. È importante notare che questo è lo stesso carcere in cui è detenuto Filippo Turetta. Questi episodi sollevano l’allarme sulla situazione delle condizioni di detenzione e sul supporto psicologico fornito ai detenuti.
Le critiche dell’associazione Sbarre di Zucchero
L’associazione per i diritti dei carcerati, Sbarre di Zucchero, rappresentata da Monica Bizaj, Micaela Tosato e Marco Costantini, ha sottolineato le disparità di trattamento all’interno del carcere di Montorio Veronese. Secondo Sbarre di Zucchero, Filippo Turetta sembra essere stato favorito rispetto ad altri detenuti. Queste affermazioni sollevano dubbi sulle politiche di gestione e trattamento dei prigionieri all’interno del sistema penitenziario italiano.
La posizione del sottosegretario Ostellari
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, ha dichiarato che il carcere non deve essere considerato un parco divertimenti. Questo commento è un chiaro richiamo al fatto che i diritti e il trattamento dei detenuti devono essere tutelati e rispettati, indipendentemente dalla natura dei loro reati.