Mercoledì 10 gennaio 2024 – La Gazzetta del Mezzogiorno, lo storico quotidiano che ha da poco celebrato 135 anni di storia, ha annunciato la chiusura delle sue redazioni provinciali, tra cui quelle di Brindisi, Lecce, Taranto, Foggia, Bat, Matera e Potenza. Questo annuncio ha suscitato una forte reazione sia nel mondo politico che nel settore dei media. Il Presidente della Provincia di Brindisi, Tony Matarrelli, ha rilasciato un comunicato ufficiale per esprimere la sua preoccupazione e solidarietà nei confronti dei giornalisti che perderanno il loro lavoro. La decisione di chiudere le sedi della Gazzetta del Mezzogiorno, compresa quella di Lecce, potrebbe portare alla fine di un giornale con una lunga storia e decine di dipendenti che rischiano di rimanere senza lavoro.
Le reazioni politiche
La chiusura delle sedi della Gazzetta del Mezzogiorno ha avuto un impatto significativo nel mondo politico. Il Presidente della Provincia di Brindisi, Tony Matarrelli, ha preso posizione attraverso un comunicato ufficiale in cui ha espresso la piena solidarietà verso i giornalisti colpiti da questa decisione. Matarrelli ha sottolineato l’importanza di avere una stampa libera e indipendente e ha espresso preoccupazione per le conseguenze che questa chiusura avrà sul pluralismo dell’informazione locale.
La fine di un’era
La Gazzetta del Mezzogiorno è un giornale con una storia di oltre un secolo. Fondata nel 1888, ha rappresentato un punto di riferimento per il giornalismo nel sud Italia. La sua chiusura rappresenta la fine di un’era e una grande perdita per il panorama mediatico italiano. Decine di giornalisti e altri dipendenti rischiano di rimanere senza lavoro, aumentando ulteriormente le sfide già presenti nell’industria dei media.