Un ispettore della Polizia di Stato è stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sulla gestione del Centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio. L’inchiesta giudiziaria in corso fornisce prove e modalità pessime di gestione, coinvolgendo anche medici e forze dell’ordine, in relazione al “Centro permanenza e rimpatri” affidato alla società “Engel srl”. L’arresto di questo ispettore è solo uno dei numerosi casi di maltrattamenti che sarebbero avvenuti nel centro, portando alla luce una grave situazione di violenza privata pluriaggravata, falso ideologico, calunnia, truffa e frode nelle forniture pubbliche.
Indagine sulla gestione del Centro di rimpatrio di Palazzo San Gervasio
L’inchiesta della Procura di Potenza si concentra sulla gestione del Centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio e ha portato all’arresto di un ispettore della Polizia di Stato. Secondo l’accusa, ci sono prove di maltrattamenti e violenze all’interno del centro, che coinvolgono anche medici e forze dell’ordine. La società “Engel srl”, incaricata della gestione del centro, è stata anche oggetto di indagine per presunte irregolarità nella fornitura di beni e servizi.
Il ruolo dell’ispettore di Polizia e i reati contestati
L’ispettore di Polizia, Rosario Olivieri, è stato posto agli arresti domiciliari per i reati di violenza privata pluriaggravata, falso ideologico, calunnia e frode nella fornitura di beni e servizi pubblici. Secondo le accuse, avrebbe costretto un migrante ad assumere dosi eccessive di farmaci, causandogli gravi danni alla salute. Questo arresto rappresenta solo uno dei 35 casi di maltrattamenti che sarebbero avvenuti nel Centro di rimpatrio di Palazzo San Gervasio.
La reazione della Procura di Potenza e la situazione del Centro di rimpatrio
Il procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha commentato l’arresto dell’ispettore di Polizia. Curcio ha sottolineato la gravità delle accuse e ha affermato che l’inchiesta non si fermerà qui, ma si estenderà per individuare e punire tutti coloro che hanno commesso abusi nel centro di rimpatrio. Questo caso mette in luce una situazione preoccupante e denuncia la cattiva gestione del Centro permanenza e rimpatri affidato alla società “Engel srl”.
“Quanto emerso dall’inchiesta della Procura di Potenza circa i presunti maltrattamenti nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Palazzo San Gervasio è estremamente grave. Sarà garantita una totale collaborazione con le autorità giudiziarie per fare luce su tutti gli abusi commessi e individuare i responsabili, al fine di porre fine a questa situazione inaccettabile”, ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio.
- L’ispettore di Polizia di San Gervasio è stato posto agli arresti domiciliari
- La gestione del Centro di rimpatrio è oggetto di un’inchiesta della Procura di Potenza
- Accuse di maltrattamenti e violenze coinvolgono medici e forze dell’ordine
- Società “Engel srl” sotto indagine per presunte irregolarità nelle forniture pubbliche
- L’ispettore è accusato di violenza privata pluriaggravata, falso ideologico, calunnia e frode
- Situazione grave nel Centro permanenza e rimpatri di Palazzo San Gervasio
- Procura di Potenza garantisce totale collaborazione per trovare i responsabili degli abusi