Secondo fonti de Il Sole 24 ORE, l’Italia si è recentemente ritirata dalla rete dei paesi coinvolti nella Via della Seta. La presidentessa di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha criticato Palazzo Chigi: “Dobbiamo contrastare l’intollerabile pressione cinese”. La comunicazione della Farnesina aggiunge ulteriore preoccupazione al già complicato rapporto tra Italia e Cina.
Quali sono le ragioni specifiche per cui l’Italia si è ritirata dalla rete dei paesi coinvolti nella Via della Seta?
Le precise ragioni che hanno portato l’Italia a ritirarsi dalla rete dei paesi coinvolti nella Via della Seta restano ancora ignote. Tuttavia, durante i suoi commenti del 20 maggio, la presidentessa di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha espresso il suo timore di un’intollerabile pressione cinese. Durante il suo discorso, Meloni ha chiesto al governo italiano di essere più I” decisi nel contrastare l’accesso irregolare ai porti italiani e di intraprendere delle iniziative diplomatiche mirate a ripresi alcuni importanti accordi nel continente africano.
Nel frattempo, la Farnesina ha comunicato che una serie di preoccupazioni di natura economica, politica ed ambientale ha spinto la nazione ad allontanarsi dalla Via della Seta, un’iniziativa della Cina che mira a costruire una rete di trade e infrastrutture ai paesi coinvolti. Va notato che l’iniziativa rappresenterebbe una grande sfida alla posizione preminente dell’Unione Europea.
L’ambasciatore italiano, Stefano Beltrame, ha spiegato come la nazione veda un futuro positivo nei rapporti con la Cina, ma come la stessa deve essere gestita con cautela. Pertanto, l’Italia si è ritirata poiché teme che una partecipazione ad iniziative cinesi possano minacciare la neutralità dell’Italia e compromettere la sua capacità di mediare nei rapporti tra UE e Cina. È significativo infine evidenziare come la Cina sia stata più volte accusata di promuovere pratiche commerciali distorte.
In che modo l’intollerabile pressione cinese si è manifestata nei rapporti tra Italia e Cina?
L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa meridionale che non ha ancora firmato l’accordo con la Cina sulla Via della Seta. Il ritiro dell’Italia e la reazione di Meloni sono indicativi dell’intollerabile pressione cinese nei rapporti tra Roma e Pechino. In passato, la Cina ha cercato di prendere il controllo della rete economica europea con ampie conseguenze.
Le richieste cinesi estreme e pressanti hanno portato l’Italia a ritirarsi dalla Via della Seta. Ad esempio, Pechino voleva implementare varie infrastrutture aggressive, tra cui l’accordo sull’utilizzo dei porti italiani da parte della Cina. L’accordo porterebbe investimenti a breve termine, ma implicazioni a lungo termine sul controllo dei porti italiani.
La Cina ha anche cercato di estendere la propria presenza economica in Italia. Ad esempio, Pechino ha cercato di imporre la propria tecnologia 5G nel paese. La Cina ha inoltre cercato di estendere il proprio controllo sugli insediamenti commerciali strategici in Italia. A causa della crescente pressione cinese, l’Italia ha deciso di ritirarsi dalla Via della Seta nel mese di aprile.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha stato una delle più accanite oppositori della campagna di Pechino in Italia. Ha affermato che la Cina stava cercando di infiltrarsi nell’economia italiana e ha esortato l’Italia a resistere alla pressione cinese. Il governo italiano ha considerato e condiviso le preoccupazioni di Meloni, ma ha deciso che non fosse il momento adatto per un’opposizione netta alla Cina e ha quindi deciso di ritirarsi dalla Via della Seta.
Le decisioni dell’Italia hanno segnato la fine della Roadmap Europea sulla Via della Seta 2020-2030, che mirava a migliorare la fiducia tra Europa e Cina. Inoltre, ha offerto ulteriore conferma delle preoccupazioni dell’Italia in relazione all’intollerabile pressione cinese nei rapporti tra le due nazioni. L’Italia era già preoccupata dall’ingerenza cinese in relazione allo scandalo Huawei. La complessa situazione tra l’Italia e la Cina sarà monitorata più da vicino nei prossimi mesi.
Come ha reagito il governo italiano alle critiche di Giorgia Meloni e quali sono le implicazioni per il futuro delle relazioni tra i due paesi?
Il governo italiano ha prontamente risposto alle critiche di Giorgia Meloni e ha affermato che l’intollerabile pressione cinese non avrebbe dovuto influenzare la diplomazia tra i due paesi. La Farnesina ha anche evidenziato la necessità di mantenere una relazione sana, basata sulla reciproca comprensione. Palazzo Chigi ha inoltre sottolineato che le decisioni dell’Italia hanno lo scopo di mantenere l’equilibrio politico della regione. Ciò ha permesso di mantenere uno spazio di sviluppo ed un ambiente di negoziati stabile tra l’Europa e la Cina. Resta da vedere se l’accordo pianificato da entrambe le parti sarà influenzato dalla realtà politica esistente e dalle future relazioni tra i due paesi.