Un operaio della Fincantieri è stato trovato impiccato nel cantiere di Ancona. Intervenuto, “d’urgenza” come confermato da Il Faro Online, l’equipe medica ha tentato di rianimare la vittima, ma non c’è stato nulla da fare. Ancona Port, il cantiere per il quale l’operaio lavorava, ha avviato un’indagine per chiarire i particolari causa della tragedia.
Quanto tempo l’operaio aveva lavorato per Ancona Port.
L’uomo, di 47 anni, assumeva Barchezzi Spa, una società che funge da operatore logistico all’Ancona Port, da più di un anno. La vittima, di origine croata, era stato assunto come turno diurno alle manovre dei carichi sul porto. L’uomo è stato trovato impiccato in un cantiere gestito da Fincantieri Cantieri Navali Italiani che serve generalmente anche come ausilio agli operai che lavorano nel porto. Avvolto nel pezzi di un boma, l’operaio è stato scoperto solo ore dopo, quando i subalterni hanno notato una presenza insolita nella zona.
Il cantiere dell’Ancona Port ha prontamente iniziato un’indagine per comprendere quale sia stata la causa precisa della tragedia, seguita dalle autorità competenti. Resta misteriosa la ragione dell’impiccagione, sebbene lo sfortunato operario non risultasse in alcun tipo di problema morale o avesse mostrato alcun segno che indicasse un possibile tentativo di suicidio.
Ancona Port si dice ‘profondamente colpito’ dall’accaduto, e ha informato che fornirà sostegno alla famiglia della vittima per questa tragica perdita. La dirigenza del porto ha dichiarato di essere a disposizione di qualsiasi membro della famiglia se richiesto, e di voler lavorare in stretta collaborazione con le autorità coinvolte nell’indagine. La vicenda rimane in agguato mentre i responsabili indagano per svelarne il destino.
Quali altri passi di indagine sono in corso per stabilire la causa precisa della tragedia?
L’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale (AdSP) ha dato il via alla indagine che dovrà stabilire la causa precisa della tragedia. Sono stati già sentiti alcuni lavoratori e i responsabili di Ancona Port, con l’obiettivo di determinare con esattezza cosa sia successo.
Rilevanti saranno anche i dati forniti dalle sawcams di Ancona Port, che mostreranno eventuali elementi utili. Ancona Port osserverà inoltre tutti i standard in materia di sicurezza e di salute sul lavoro, al fine di comprendere se sia stato rispettato il requisito di sicurezza al lavoro sulla nave.
L’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e le forze dell’ordine italiane sono coinvolte anche nella indagine al fine di assicurare che tutti gli standard siano stati rispettati e che nessuna delle persone coinvolte in questa tragedia abbia commesso irregolarità o abusi.
Non meno importanti saranno i colloqui con parenti e amici dell’operaio morto, al fine di collegare eventuali sintomi di stress e disagio nella vita personale della vittima o elementi che possano collegare la tragedia al lavoro. Sarà fondamentale anche l’incrocio dei dati cartacei, informatici e orali derivanti dalle relazioni interpersonali interne al cantiere.
La magistratura ha già avviato le misure di riscontro delle prove, come l’esecuzione di verifiche sulla sicurezza del posto di lavoro. Un team di esperti si occuperà di esaminare le prova per stabilire la causa del decesso. Verranno anche effettuati test per accertare le cause medicali che hanno portato alla morte.
Gli ispettori della direzione generale della navigazione marittima dell’AdSP eseguirà un’indagine per determinare se la causa della tragedia è da imputare a problemi tecnici della nave, se la tragedia è stata causata da una mancanza di rispetto della sicurezza, o se è stata causata da una serie di azioni che possono essere ricondotte ad altri fattori.
Le autorità stanno anche lavorando con i direttori amministrativi e gestionali dell’azienda per provare eventuali negligenze e impropri. Le indagini saranno anche affiancate da verifiche mediche, tecniche ed economiche per confermare se persone e mezzi siano stati sottoposti al corretto controllo.
L’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centrale si occuperà di verificare l’ayes dei principi di sicurezza e formazione, nonché la conformità dell’attrezzatura fornita al micro lavoratore e al personale. Si occuperà anche di monitorare tutti i movimenti delle imprese presso il cantiere e fornire assistenza a tutti coloro che potrebbero essere interessati dalla tragedia.
I propri esperti saranno inoltre incaricati di instaurare controlli periodiche e un adeguato piano di sicurezza tutte le aree del cantiere. Un team tecnico di esperti sta già lavorando per analizzare ogni possibile scenari di tragedia nel cantiere e assicurare le persone che lavorano nel cantiere di un ambiente di lavoro sicuro.
Che tipo di sostegno verrà fornito alla famiglia della vittima?
Che tipo di sostegno verrà fornito alla famiglia della vittima?
Secondo quanto riferito da Il Faro Online, Ancona Port ha menzionato che fornirà tutto il possibile sostegno emotivo e pratico alla famiglia della vittima. La società ha promesso anche di continuare ad assistere i familiari con ciò che vorranno e necessiteranno nel periodo successivo alla tragedia.