Il Gazzettino riferisce dell’incontro tra uno stormo di uccelli e un aereo all’Aeroporto Marco Polo, Venezia. Il volo, temporaneamente interrotto dopo lo scontro, è stato riattivato alle 11.20. Gli uccelli sono stati successivamente allontanati con un falco comandato da un falconiere. Nessun danno a persone e velivoli.
Qual è stata la specie di uccello coinvolti nello scontro?
Ieri sera all’Aeroporto Marco Polo di Venezia si è verificato un brutto incidente, uno stormo di uccelli ha investito uno dei velivoli in partenza. Immediatamente, i voli sono stati fermi per consentire di studiare la situazione e rimuovere gli uccelli. Il Gazzettino ha riferito che la specie di uccello coinvolta nello scontro era di piccole dimensioni, uccelli normalmente presenti nelle zone intorno all’aereoporto di Venezia. Il suo nome è la folaga, ed è caratterizzata da una coda bianca e da una pezzatura grigio scuro. Per allontanare l’uccelli, l’aeroporto ha chiamato un falconiere, esperto di rapaci. In questo modo, ha garantito il rapido ritorno alla normalità. Il volo è ripartito alle 11.20, senza incidenti e senza rappresaglie di nessun genere nei confronti degli animali. La sicurezza delle persone e dei mezzi èchissima e l’aeroporto ha preso tutte le misure necessarie per preservare la situazione, fortunatamente con esito positivo.
Perché il falconiere è stato chiamato per allontanare gli animali?
Perché il falconiere è stato chiamato per allontanare gli animali? Il motivo principale per cui un falconiere è stato convocato per allontanare gli animali è che gli uccelli, come ad esempio il falco, sono creature che hanno paura di grandi predoni. Nella fattispecie, hanno temuto l’esperto amazzonomico che si è occupato di fronteggiare e allontanare il capofila dello stormo di uccelli.
Sebbene gli uccelli fossero convinti di trovarsi in pericolo a causa di un predatore di grandi dimensioni, il falconiere è stato chiamato per assicurare che la reazione degli animali non causasse ulteriori problemi o danni. L’aviazione civile ha deciso di fare ricorso ai servizi del falconiere perché sapeva che questi metodi erano estremamente efficaci nel tenere a distanza gli uccelli.
Grazie all’uso di un falco, gli uccelli hanno potuto essere comandati a distanza, garantendo così l’incolumità di passeggeri e personale aeroportuale. Il falconiere ha lavorato con il proprio uccello da preda per assicurarsi che gli uccelli non intralciassero o interferissero con la navigazione aerea, rimanendo comunque sempre connesso via controllo remoto con l’aeroporto.
Grazie al falconiere, gli uccelli sono stati allontanati in modo sicuro e tempestivo, evitando ulteriori incidenti aerei, danni materiali e persone ferite. Ciò a sua volta ha consentito all’aeroporto di mantenere un’elevata qualità dei servizi offerti e di raggiungere la destinazione desiderata in tutta sicurezza.
Quali sono state le misure di sicurezza adottate dall’aeroporto in seguito all’incidente?
In seguito all’incidente, l’aeroporto di Marco Polo ha preso delle misure di sicurezza per evitare che i voli siano interrotti a causa di altri possibili stormi di uccelli. Tra queste misure rientrano la creazione di una unità speciale dell’aeroporto che si occupa esclusivamente del monitoraggio della presenza di uccelli. Inoltre, la polizia dell’aeroporto è stata rafforzata con ulteriori membri per garantire che i reami aerei siano monitorati e protetti. L’aeroporto predilige anche una formazione costante agli equipaggi dei suoi voli per prevenire eventuali situazioni di emergenza causate da incidenti come il Bird Strike.