USSITA – Nella storica villa che fu del cardinale Gasparri, protagonista dei Patti Lateranensi, è stato messo a segno un furto. La villa è situata nel centro storico di Ussita, comune terremotato nelle Marche. Ad orchestrare il furto sono stati due operai impegnati nelle demolizioni nel centro terremotato. Sono stati arrestati un macedone di 54 anni e un albanese di 37 anni che erano sul posto a causa dei lavori per la ricostruzione. L’episodio è avvenuto questa mattina, all’apertura del processo. La direttissima.
Dettagli del furto nella storica villa
La storica villa appartenuta al cardinale Gasparri è stata vittima di un furto commesso da due operai macedone e albanese che erano sul posto per lavori di demolizione legati alla ricostruzione del centro storico di Ussita, terremotato nel 2016. L’episodio si è verificato questa mattina, quando la polizia è riuscita a cogliere in flagrante i due lavoratori mentre trafugavano beni di valore dalla villa.
Le conseguenze legali
Una volta arrestati, i due operai sono stati processati immediatamente. Si tratta di un macedone di 54 anni e di un albanese di 37 anni. Entrambi i lavoratori sono stati accusati di furto aggravato e messi in manette. Ora dovranno affrontare le conseguenze legali dei loro atti criminosi.
Il significato di questo furto
Questo furto nella storica villa del cardinale Gasparri ha evidenziato l’esistenza di fenomeni di criminalità correlati alla ricostruzione post-terremoto. Mentre Ussita cercava di riprendersi dal disastroso terremoto del 2016, con molti cittadini che si impegnavano nella ricostruzione, sembra che alcuni lavoratori abbiano abusato della situazione per commettere azioni illegali. È pertanto importante che le forze dell’ordine, come i Carabinieri, continuino a monitorare attentamente e a proteggere le aree colpite da terremoti durante i processi di ricostruzione.
- Un furto è stato commesso nella storica villa del cardinale Gasparri a Ussita.
- Due operai impegnati nelle demolizioni nel centro storico terremotato sono stati arrestati.
- I due operai, un macedone di 54 anni e un albanese di 37 anni, sono stati accusati di furto aggravato.
- Il furto ha messo in evidenza la necessità di una maggiore vigilanza durante i processi di ricostruzione post-terremoto.
Fonte: Carabinieri