Il corpo celeste è così lontano che la sua luce osservata oggi dalla Terra è partita quasi 12.9 miliardi di anni fa. Il Virtual Telescope Project compie osservazione record ai confini dell’Universo: fotografato il più lontano quasar osservabile nel visibile.
I dettagli dell’osservazione
Il Virtual Telescope Project, un’iniziativa leader nel campo dell’astronomia osservativa, ha recentemente compiuto un’impresa straordinaria. Utilizzando i suoi potenti telescopi, gli astronomi del progetto sono riusciti a fotografare il più lontano quasar mai osservato nel visibile. Questo quasar, un oggetto celeste estremamente luminoso che emette grandi quantità di energia, si trova ai confini dell’Universo ed è così distante che la sua luce che arrivò sulla Terra oggi è partita quasi 12.9 miliardi di anni fa.
Importanza dell’osservazione
Questa osservazione record da parte del Virtual Telescope Project ha aperto nuove porte nell’ambito dell’osservazione astronomica. Essa fornisce agli scienziati nuove informazioni sulla formazione e l’evoluzione delle prime galassie nell’Universo. Poiché il quasar è così lontano, la sua luce rappresenta una finestra temporale nel passato remoto e ci aiuta a comprendere meglio l’Universo primitivo.
Il ruolo dell’osservazione astronomica
L’astronomia osservativa è una branca della scienza dedicata all’osservazione e allo studio degli oggetti celesti. Gli astronomi utilizzano strumenti come telescopi e interferometri per raccogliere dati e informazioni sullo spazio e sull’Universo. L’osservazione astronomica ci permette di conoscere meglio la composizione, la struttura e l’evoluzione dei corpi celesti, nonché di approfondire le nostre conoscenze sulla fisica delle particelle, la teoria della relatività e altre aree di ricerca scientifica.
Citazione: “Questa osservazione del Virtual Telescope Project è un importante contributo alla ricerca astronoma e potrebbe portare a nuove scoperte nel campo dell’astrofisica. L’immagine del più lontano quasar mai osservato ci fornisce importanti informazioni sulle prime fasi dell’evoluzione dell’Universo.” – Gianluca Masi, fondatore del Virtual Telescope Project.