Un 70enne di Alcamo (Trapani), rischia da 4 mesi a 2 anni di carcere, è finito al centro di una bufera mediatica. Sarebbe stata già individuata la persona alla guida della macchina che ha causato la morte di Nina, la cagnetta investita ad Alcamo. Uccidere un cane senza motivo, forse per divertimento. Per fortuna, a inchiodare il sadico di turno ci sono le telecamere. La dolce Nina, una cagnolina di razza meticcia che viveva in un cantiere ad Alcamo, è stata deliberatamente investita. L’orrore che ha segnato gli ultimi istanti di vita della piccola Nina è uno scempio che ha scosso l’opinione pubblica.
Identificato il responsabile dell’investimento
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) presenterà nelle prossime ore denuncia alla Procura della Repubblica di Trapani. Grazie alle telecamere di sorveglianza, è stato possibile individuare il responsabile dell’investimento mortale. Si tratta di un automobilista che, in modo deliberato, ha investito Nina senza apparente motivo. L’individuazione del responsabile è un passo avanti nella ricerca di giustizia per la cagnolina uccisa ingiustamente.
Richiesta di giustizia per Nina
La lega nazionale difesa del cane ha sollevato la questione a livello politico, chiedendo al sindaco di Alcamo di intervenire nel caso. Le associazioni animaliste, che hanno visionato le immagini delle telecamere, sono convinte che non si sia trattato di un incidente ma di un atto volutamente crudele. La morte di Nina ha suscitato una forte indignazione nella comunità, che chiede giustizia per l’animale e un esempio di punizione per il responsabile dell’atto.
Risposte dalle associazioni animaliste
Le associazioni animaliste hanno esaminato attentamente le immagini delle telecamere e sono convinte che l’investimento di Nina non possa essere considerato un incidente. Hanno quindi deciso di presentare denuncia alle autorità competenti, al fine di ottenere giustizia per l’animale e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela degli animali domestici. Il caso ha portato all’attenzione pubblica la necessità di rafforzare le leggi sulla protezione degli animali e punire in modo adeguato chi compie atti di violenza nei loro confronti.
- Un 70enne di Alcamo finisce al centro di una bufera mediatica
- L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) denuncerà il responsabile dell’investimento alla Procura di Trapani
- La lega nazionale difesa del cane chiede giustizia per Nina
- Le associazioni animaliste visionano le immagini delle telecamere e dichiarano che non si tratta di un incidente