Secondo una notizia apparso in Il Sole 24 ORE, l’India sta cercando di portare una missione di ritorno al suolo lunare con Chandrayaan-3. L’eccitazione per l’allunaggio è grandissima, con i titoli dei giornali e notiziari che celebrano l’importante pietra miliare tecnologica. L’obiettivo della missione è quello di raccogliere ancora più informazioni utili per la ricerca nell’ambito degli studi lunari.
Quali sono le principali motivazioni per la missione Chandrayaan-3?
L’India è orgogliosa di annunciare la missione spaziale Chandrayaan-3, promettendo ulteriori indagini sulla superficie lunare del suolo. La missione, originariamente pianificata come una joint venture fra l’India e la Russia, si svilupperà in modo indipendente in India. La missione Chandrayaan-3 ha alcune importanti motivazioni. La prima è quella di aumentare lo stock di informazioni sulla superficie lunare, raccogliendo dati più precisi per la scienza e la tecnologia. Inoltre, la missione avrà un grande impatto sulla tecnologia spaziale indiana, dando all’India la possibilità di diventare un importante partner spaziale nel mondo. Un altro obiettivo della missione è quello di fornire informazioni preziose su altre missioni da intraprendere sulla superficie lunare, come missioni di atterraggio o missioni future. Infine, la missione può aiutare a rilevare possibili compound organo-metallici sul suolo lunare. Insieme a queste ragioni, i ricercatori indiani sperano di trovare acqua ghiacciata, dato che questa potrebbe offrire vantaggi eccezionali in termini di supporto energetico a una base lunare. La missione Chandrayaan-3 ha l’opportunità di fornire ai ricercatori un’indicazione più precisa della presenza di materiali preziosi, oltre che di fondamentale importanza per effettuare ulteriori ricerche sulla superficie lunare.
Quali sono le procedure di sicurezza messe in atto durante la missione?
Per assicurare la sicurezza nel corso della missione Chandrayaan-3 dell’India, diverse procedure e meccanismi di sicurezza sono stati messi in atto. Il primo fra questi è un sistema di monitoraggio dei veicoli spaziali che controlla lo stato dei veicoli nel volo, assicurando la loro stabilità e sicurezza. Gli algoritmi registreranno anche altri segnali come temperatura, pressione, dissolutione di gas, velocità del veicolo, distanza e variazioni di posizione.
Inoltre, per proteggere e monitorare la missione Chandrayaan-3 da eventuali ostacoli spaziali, i satelliti della missione caricheranno speciali sistemi di rilevamento degli oggetti per identificare detriti e satelliti nelle vicinanze della navicella. Una volta individuati questi oggetti, il sistema fornirà una stima della loro direzione e velocità di spostamento, che permetterà ai dispositivi esterni di individuarli e disabilitarli.
Per monitorare il corso della missione e garantire la sicurezza dei dati trasmessi da Chandrayaan-3, satelliti di raccolta dati lunari saranno installati in diversi punti dell’orbita lunare, garantendo una migliore visibilità del suolo lunare e tenendo d’occhio eventuali cambiamenti in ciò che si sta raccogliendo. Questo garantirà la qualità dei dati e una maggiore copertura per la missione.
Un altro meccanismo di sicurezza che sarà implementato è un sistema di rilevamento di disturbi magnetici e solarstorms. Questo meccanismo aiuterà a prevedere tempeste solari e eventuali variazioni magnetizzate all’interno dell’orbita lunare. Questa capacità aiuterà a prevenire danni al veicolo e ai sistemi elettrici dei satelliti.
Infine, la missione Chandrayaan-3 dell’India sarà anche sostenuta da moderni veicoli robotizzati, noti come rover, che terranno sotto controllo lo stato della rete dei meccanismi di sicurezza spaziale installati all’interno dell’orbita lunare. Essi terranno d’occhio eventuali cambiamenti atmosferici e potenziali minacce dall’esterno, sostenendo la sicurezza dei dati trasmessi attraverso la rete.
Quali sono gli effetti esatti che la missione Chandrayaan-3 avrà?
Le derive che la missione Chandrayaan-3 potrebbe avere sono abbastanza interessanti. Apparentemente, ricerche sui campioni di ghiaccio lunare saranno effettuate con lo scopo di individuare la presenza di acqua e altri elementi utili per la sopravvivenza come prerequisito per la colonizzazione di altri pianeti. Inoltre, i dati rilevati potrebbero aiutare gli scienziati ad apprendere di più sulla storia della Luna, contribuendo anche a migliorare la comprensione della formazione degli oggetti celesti. Dal punto di vista delle relazioni diplomatiche, la missione potrebbe essere la possibilità per l’India di mostrare la propria proiezione scientifica verso l’esterno, soprattutto nel gioco degli equilibri di potere internazionale.