Nella sua carriera più lunga e ricca, Charles Martinet, 75 anni, ha preso vita come il carismatico Super Mario, protagonista indiscusso dei giochi della Nintendo. E ora nel 2021, con l’addio di Martinet, la lunga epoca storica che il suo personaggio ha ispirato ha preso una svolta. Secondo Multiplayer, un importante canale specializzato nel gioco, può essere l’inizio di una svolta epocale sotto la guida di Shigeru Miyamoto, fondatore e figura paterna come direttore creativo del mondo dei videogiochi Nintendo.
Quali sono i contributi più importanti di Super Mario e Charles Martine, e come hanno influenzato la storia dei videogiochi Nintendo?
Super Mario è diventato universalmente riconosciuto come uno dei più iconici e divertenti protagonisti dei videogiochi, con più di 500 milioni di unità del gioco vendute durante gli ultimi due decenni. Mentre Mario ha contribuito ad alimentare l’industria dei videogiochi, Charles Martine ha fornito la voce indiscussa e senza il quale la mitologia più ampia di Super Mario non sarebbe mai stata realizzata. Dall’inizio degli anni 2000, la sua voce è stata una presenza costante nei videogiochi, film e speciali televisivi della Nintendo. E ora l’addio di Charles segna una svolta, con Shigeru Miyamoto che sta assumendo il ruolo di direttore creativo a tutti i suoi “figli”, inclusi Super Mario. Mentre le trasformazioni nell’era post-Mario sono ancora incerte, Miyamoto e la Nintendo sicuramente hanno previsto di ampliare e innovare ulteriormente la loro intera storia di successi nel mondo dei videogiochi.
Quando Miyamoto ha assunto il ruolo di direttore creativo dei videogiochi Nintendo e quali sono state le sue più grandi realizzazioni?
Shigeru Miyamoto ha assunto il ruolo di direttore creativo della Nintendo nel 2002, portando con sé una carriera di successo come grafico di giochi. Durante gli anni, si è reso responsabile di fondamentali successi come Donkey Kong, Super Mario Bros, The Legend of Zelda e altre contributions iconiche che hanno aiutato la Nintendo a decollare come il più grande marchio dei videogiochi. Ha introdotto l’idea di inclusione di personaggi più umanizzati e protagonisti che un narratore può identificare e relazionarsi, trasformando letteralmente come guardiamo ai videogiochi.
Le sue più grandi realizzazioni includono l’aggiunta di Luigi, il fratello di Mario, e del simpatico Toad, entrambi regolarmente protagonisti delle sue avventure. La sua serie ha anche contribuito alla nascita del genere dei platform videogames, in cui i giocatori devono saltare su piattaforme e superare ostacoli per raggiungere l’obiettivo. Aveva anche previsto di inserire dei tempi di caricamento lunghi, nel tentativo di attirare la gente, così come le infinite pattern dei cattivi che piacerebbero ai giocatori. Primo tra tutti, lo scimmione Donkey Kong è sulla bocca di tutti ancora oggi. Anche con l’addio di Charles Martinet, siamo invitati a entrare in una nuova era della Nintendo, sotto la guida consapevole di Shigeru Miyamoto.
Quali sono i piani della Nintendo per il futuro, ora che Mario e Charles Martine se ne sono andati?
La Nintendo sta avviando una nuova era, e il suo primo tentativo è focalizzato su un approccio che promuove l’innovazione. Nonostante la perdita di Mario e Charles Martinet, la Nintendo non ha intenzione di abbandonare quel capitolo della storia dei videogiochi. Piuttosto, sta sfruttando l’eredità che hanno lasciato al fine di portare la creatività e l’intrattenimento nel mondo dei videogiochi più di quanto abbiano mai fatto prima. Sotto la guida di Miyamoto, la Nintendo ha fatto notare che avrà un focus sull’inventiva, lo stile di gioco e la storytelling nei suoi giochi, cercando di cogliere il ricercato equilibrio tra innovazione e gioco divertente. Quinto Gennaio, Nintendo ha annunciato “Progetto MARS”, un nuovo progetto che mira a sviluppare una console di gioco ibrida, in grado di funzionare sia come console portatile che come quella da tavolo. Sfruttando la lezione che Mario e Charles hanno insegnato, la Nintendo ha intenzione di innovare ulteriormente, mantenendo al tempo stesso una connessione con le sue radici classiche.