Stati Uniti, Gran Bretagna e Nuova Zelanda puntano il dito contro soggetti “protetti” da Pechino. Le tre nazioni stanno accusando l governo cinese di essere coinvolto in una serie di cyberattacchi che hanno colpito il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda. Questi attacchi informatici sono stati perpetrati da gruppi di hacker promossi dal governo cinese, secondo le autorità dei paesi colpiti. Il governo britannico ha annunciato l’adozione di sanzioni contro un gruppo hacker ritenuto controllato dallo Stato cinese, noto come APT31, conosciuto anche come Advanced Persistent Threat 31 (Apt 31). Questo attacco è solo l’ultimo di una serie di azioni che sembrano mettere in evidenza la crescente preoccupazione riguardo alle minacce di sicurezza informatica provenienti dalla Cina.
Il governo britannico si prepara ad annunciare nuove sanzioni
Il governo britannico sta preparandosi ad annunciare una serie di nuove sanzioni contro la Cina, in risposta agli attacchi informatici. Questa mossa sembra sottolineare il crescente allarme riguardo alle condotte destabilizzanti e alle minacce per la sicurezza informatica provenienti dalla Cina. Le sanzioni mirano a colpire specificamente un gruppo di hacker noto come APT31, che è stato identificato come controllato dal governo cinese e responsabile di vari attacchi informatici in tutto il mondo. Il governo britannico ha deciso di adottare queste sanzioni per proteggere la sicurezza nazionale e per far comprendere che tali condotte non possono essere tollerate.
Gli attacchi informatici risalgono al 2021-2022
I principali attacchi informatici di cui si parla risalgono al periodo tra il 2021 e il 2022. Il gruppo di hacker cinesi noto come APT31, o Advanced Persistent Threat 31 (Apt 31), è responsabile di queste azioni. Gli attacchi hanno avuto come obiettivo il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda, e hanno causato seri problemi di sicurezza e danni alle reti informatiche di tali paesi. Secondo le autorità dei paesi colpiti, questi attacchi sono stati supportati dal governo cinese, il che ha sollevato preoccupazioni riguardo alle intenzioni della Cina e alla sua politica di condotte informatiche.
La risposta del governo britannico
Il governo britannico ha deciso di alzare le barriere informatiche per proteggere il paese da ulteriori incursioni cibernetiche provenienti dalla Cina. Il primo ministro Rishi Sunak ha definito Pechino come la più grande minaccia in termini di sicurezza informatica e ha sottolineato l’importanza di prendere misure adeguate per proteggere il Regno Unito dalle azioni dei cybercriminali controllati dallo Stato cinese. Le nuove sanzioni decidere dal governo britannico sono un segnale chiaro che tali attività offensive non saranno tollerate e che il Regno Unito sta prendendo sul serio la questione della sicurezza informatica.
Riepilogo delle notizie:
- Stati Uniti, Gran Bretagna e Nuova Zelanda accusano hacker cinesi di attacchi informatici.
- Il governo britannico si prepara ad annunciare nuove sanzioni contro la Cina.
- Gruppi di hacker promossi dal governo cinese hanno lanciato attacchi informatici nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.
- Gli attacchi informatici sono stati perpetrati dal gruppo hacker cinese noto come APT31 o Advanced Persistent Threat 31 (Apt 31).
- Il governo britannico ha deciso di adottare sanzioni contro APT31 per proteggere la sicurezza nazionale.
- Gli attacchi informatici risalgono al periodo tra il 2021 e il 2022.
- Il governo britannico alza le barriere informatiche per scongiurare le incursioni cibernetiche.